PARRONCHI, Alessandro
Anna Dolfi
Poeta, traduttore e critico d'arte, nato a Firenze il 26 dicembre 1914. Ha insegnato Storia dell'arte nelle università di Urbino e di Firenze ed è tra i rappresentanti [...] di V. Venturi, 1981).
Singolarmente consonanti con le sue scelte poetiche anche le traduzioni, soprattutto da Nerval, Baudelaire, Mallarmé, Rimbaud, Cocteau, Eluard (raccolte nel 1989 in un Quaderno francese), che assieme a quella del Britannicus ...
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Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] e talvolta forzati, dai lavori dedicati da M. Bonaparte a E.A. Poe nel 1933, da J.-P. Sartre a G. Flaubert, Ch. Baudelaire, S. Mallarmé, e da K. Eissler a J.W. Goethe nel 1963.
Sulla scorta della psicanalisi, si cominciò così a riconoscere che la b ...
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PETRUCCIANI, Mario
Lorenzo Cantatore
– Nacque a Caserta, da Eugenio e Matilde Fiocca, il 23 febbraio 1924.
Precocemente orfano di padre, trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Tivoli dove frequentò [...] indispensabile è quello che lo ricollega ai poeti-teorici dell’autonomia dell’arte e della lirica pura, dal Poe al Baudelaire al Mallarmé al Valéry. […] il poeta del Corvo fu l’iniziatore della consapevole e articolata “poetica pura”» (ibid., p. 19 ...
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VERSO LIBERO
Mario Praz
. Nome assai controverso col quale si sono designati nelle letterature moderne (da circa il 1887 in poi) i tentativi di rendere nel movimento verbale l'esaltazione lirica in [...] di Aloysius Bertrand (Gaspard de la Nuit) e ai Petits poèmes en prose (soprattutto Bienfaits de la lune) del Baudelaire. Se precedenti di metrica libera possono trovarsi in varî (Catulle Mendès credette perfino di scoprirne le origini nel tentativo ...
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LATTES (Fortini), Franco
Simona Foà
Nacque a Firenze il 10 sett. 1917 da Dino e da Emma Fortini del Giglio, della quale il L. avrebbe adottato il cognome dal 1940.
Il padre, che proveniva da una famiglia [...] le sue principali traduzioni di testi poetici: sono presenti, fra gli altri, brani di John Milton, Heinrich Heine, Charles Baudelaire, Alfred Jarry, Raymond Queneau. Nel 1984 uscì Paesaggio con serpente, che raccoglie poesie composte tra il 1973 e il ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] De Guerin, IlCentauro, ibid. 1932; Id., La Baccante, Siracusa 1932; V. Errante, Saggio di traduzione in versi delle liriche di Baudelaire, Milano 1932; P. Valéry, L'anima e la danza, Vicenza 1933; U. von Hofmannsthal, Liriche, Genova 1936; V. Errante ...
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CASNATI, Francesco
Ciro Cuciniello
Nato a Steinamanger (odierna Szombathely) in Ungheria il 26 luglio 1892 da Angelo, impiegato nell'amministrazione asburgica, e da Giuseppa Korinek, si trasferì ancora [...] ad approfondire la conoscenza e lo studio della letteratura francese. Il frutto furono due opere, Proust (Brescia 1933) e Baudelaire (ibid. 1936), che ebbero il pregio tra l'altro di ampliare gli orizzonti della cultura cattolica, poco incline fino ...
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Poeta, narratore e critico statunitense (Boston, Massachusetts, 1809 - Baltimora 1849). Rimasto orfano all'età di due anni di entrambi i genitori, attori di una compagnia itinerante, fu adottato da John [...] la figura di P. incontrò a partire dalla seconda metà dell'Ottocento in Europa, in larga parte grazie all'originaria mediazione di Baudelaire, e l'enorme favore goduto nel periodo simbolista e decadente. L'opera di P. è stata oggetto, nel corso del ...
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Scrittore francese (Parigi 1740 - Charenton-le-Pont 1814). Di nobile famiglia, imparentato per parte di madre con i Condé, seguì giovanissimo la carriera delle armi e partecipò alla guerra dei Sette anni. [...] , reine de France (post., 1953). Ignorata o proibita per oltre un secolo, l'opera di S. ha influenzato poeti come Baudelaire e Rimbaud prima di essere rivalutata nel sec. 20º da Apollinaire, dai surrealisti, da P. Klossowski, G. Bataille, M. Blanchot ...
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Satana Il demonio, e in particolare il principe dei demoni, Lucifero. Nella Bibbia, S. è generalmente nome comune dell’‘avversario’, l’‘oppositore’; tuttavia in alcuni testi (Zaccaria 3, 1-2; Giobbe 1, [...] ’angelo decaduto (si pensi all’incompiuto poema di V. Hugo, Fin de Satan, postumo, 1886). Atteggiamenti satanisti confluiranno, ma con valenza psicologica più complessa, in poeti come C. Baudelaire o Lautréamont, e più in generale nel decadentismo. ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...