(XI, p. 49; App. II, I, p. 669; III, I, p. 416)
Le industrie della c. rientrano decisamente in quelle definibili ''a tecnologia matura''. Nell'attuale scenario economico, i loro problemi produttivi provengono [...] attuali 35÷50 l/kg.
Prodotti delle biotecnologie. - La possibilità di ottenere, mediante manipolazione genetica, produzioni batteriche e quindi enzimi con specifiche funzioni è del massimo interesse nelle fasi del rinverdimento e della calcinazione ...
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Sostanza che, introdotta nell’organismo animale, sopperisce al suo dispendio energetico, fornisce i materiali di reintegrazione, quelli necessari per l’eventuale accrescimento e quegli elementi (vitamine, [...] di raddoppiare la loro massa complessiva (biomassa) in meno di due ore e perfino in 20 minuti. Sono proprio i corpi batterici che, essiccati, possono essere utilizzati a scopo alimentare, per la loro ricchezza in proteine. Oltre tutto, si tratta di ...
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(XI, p. 578; App. II, I, p. 705; III, I, p. 446; IV, I, p. 538)
Definizione. − La legge italiana sulla produzione e vendita dei c. (11 ottobre 1986, n. 713), che recepisce la direttiva CEE (76/768 del [...] fondamentali per evitare la degradazione dovuta a microorganismi. Evitano la formazione di muffe e di colonie batteriche, sono i costituenti attivi dei prodotti deodoranti.
Antiossidanti: evitano l'irrancidimento dei grassi.
Colori, lacche e ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] a essi alternativamente precluse. Il ciclo dello z. si può così riassumere: i solfati vengono ridotti a H2S da Batteri della specie Desulfovibrio desulfuricans, in anaerobiosi e in presenza di sostanze organiche o di idrogeno. Questo genere ha forme ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I prodotti di sintesi
Anthony S. Travis
I prodotti di sintesi
Prima del 1918, lo stimolo principale per lo sviluppo della chimica organica derivava [...] non era stata ancora brevettata.
Per aver scoperto per primo la sulfanilammide e per aver trasformato la terapia delle infezioni batteriche, nel 1939 Domagk vinse il premio Nobel per la medicina o la fisiologia, sebbene l'impresa fosse il risultato ...
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farmacologia
Francesca Vannozzi
Un 'universo' di sostanze per la cura del corpo malato
Tutte le civiltà, dall'antichità ad oggi, si sono poste il problema di guarire dalla malattia. La natura offre [...] attuali conoscenze di genetica hanno poi permesso di inserire nuovi geni,nel patrimonio genetico (DNA e RNA) di batteri cosicché questi possa sintetizzare il principio attivo che si vuole ottenere. Grazie a tali tecniche, le cosiddette biotecnologie ...
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Materia soffice
Stefano Carrà
La locuzione materia soffice viene generalmente utilizzata per definire i materiali che, pur presentandosi in fase condensata, non sono né liquidi semplici né solidi cristallini. [...] affinità con svariati processi di crescita, seppure molto diversi dal punto di vista fisico, come la crescita di colonie batteriche.
La sintesi dei polimeri può essere concepita come un altro modo di formare strutture poliatomiche, legando tra loro ...
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Farmaci, progettazione dei
Fulvio Gualtieri
di Fulvio Gualtieri
Farmaci, progettazione dei
sommario: 1. Il processo di sviluppo di un farmaco. 2. I principî alla base dell'azione dei farmaci. 3. Il [...] dell'ampicillina, presenta una biodisponibilità migliore di quella della molecola originaria ed è quindi utile a combattere infezioni batteriche difficili da trattare.
6. Saggi farmacologici e biologici ad alta efficienza e capacità
L'introduzione di ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.