Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] utile e più caro (Della necessità dell’eloquenza, pp. 58-59)
e di Basilio Puoti (Della maniera di studiare la lingua e l’eloquenza italiana, p. 118), secondo cui I principj della Scienza nuova, «quantunque non sieno punto da lodare per la oscurità ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] la corrente linguistico-letteraria diffusasi nei primi decenni del XIX secolo (soprattutto per opera di Antonio Cesari e Basilio Puoti, per i quali vedi oltre) che, oltre al rigetto degli esotismi, propugnava un ritorno a modelli di scrittura del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alle arti visive del Medioevo Centrale
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’XI secolo si apre con l’imperatore [...] l’altra verso l’Occidente: da un lato dunque gli affreschi di Abu Ghosh (Emmaus) o della basilica della Natività a Betlemme, dall’altra i capitelli di Nazareth o le sculture sulla Spianata del tempio (Haram as-Sharif) ne sono testimonianze esemplari ...
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Ambone
P. Rossi
Il termine ἄμβων, probabilmente derivato da ἀναβαίνω 'salire', designa un luogo elevato dove era possibile per i lettori e i diaconi leggere e commentare i testi sacri e notificare all'assemblea [...] p. 303), e sotto Sergio (687-701) che "fecit ambonem et cyburium in basilica sanctorum Cosmae et Damiani" (I, p. 375). Per i secc. 6°-9° le testimonianze monumentali sono molto scarse in quanto costituite da piccoli frammenti di a. presenti a Roma a ...
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PETROCCHI, Giorgio
Guido Lucchini
PETROCCHI, Giorgio. – Nacque a Tivoli il 13 agosto 1921 da Giuseppe e Valeria Vanni. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1942, fu bibliotecario [...] alle sue fonti religiose (s. Ambrogio, s. Basilio e altri esponenti della patristica), considerate in modo unitario in Lettere italiane, XVII (1965), 1, pp. 58-66), quindi in I fantasmi di Tancredi, senza però collocarlo in uno stemma. Il codice in ...
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Giovanni X
Claudia Gnocchi
Nato forse a Tossignano (Emilia-Romagna). Le notizie relative alla vita nel periodo precedente l'elezione arcivescovile presso la sede di Ravenna sono poche e provengono [...] di Leone con Teofane era stato voluto, sembra, dal padre Basilio più che dallo stesso Leone e l'imperatrice, dopo la morte , sposò tra il 925 e il 927 Guido di Toscana. Nel 926 i legati del papa ricevettero il nuovo re d'Italia Ugo di Provenza a Pisa ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] e ‘austriacanti’. Lo dimostrano gli esempi di Basilio Puoti, Carlo Botta, Luigi Angeloni, Giovanni All’Italia:
O patria mia, vedo le mura e gli archi
E le colonne e i simulacri e l’erme
Torri degli avi nostri,
Ma la gloria non vedo,
Non vedo il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La letteratura ebraica e le origini della letteratura cristiana
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La precoce traduzione [...] composizione più plausibile sembra essere la fine del I secolo.
I Vangeli sono seguiti dagli Atti degli Apostoli, scritti la loro provenienza, sono collettivamente note come Padri cappadoci.
Basilio, il primo dei tre, nasce a Cesarea da una famiglia ...
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BARBO, Marco
Germano Gualdo
Nacque a Venezia, sul principio del 1420, da Marino di ser Marco e da Filippa della Riva. Nipote di Ludovico e lontano parente di Pietro. che divenne papa col nome di Paolo [...] S. Giovanni di Gerusalemme nella riforma dell'Ordine, che si dibatteva tra difficolt i finanziarie e contese inteme, e proprio al B. passò in commenda il priorato romano dei cavalieri (S. Basilio) il 7 marzo 1466.
Nel concistoro del 18 sett. 1467 fu ...
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FILATTERIO
L. Karlsson
I f. (dal tardo lat. phylacterium e dal gr. ϕυλαϰτήϱιον, da ϕυλάττω 'preservare, difendere'), come gli amuleti (v.), avevano lo scopo di allontanare, soprattutto dall'uomo, minacce [...] dell'esistenza dei malefici; tuttavia autori di malefici e provocatori di malattie erano ritenuti, in misura crescente, i dèmoni maligni (per es. Basilio, Hom. de invidia, 11, 4; PG, XXXI, coll. 377-380), alla cui azione spesso si contrapponevano ...
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basiliano
baṡiliano agg. e s. m. – 1. agg. Appartenente o relativo al dottore della Chiesa s. Basilio di Cesarea, detto il Grande; soprattutto nella denominazione ordine b. (o di s. Basilio), impropriamente usata dal sec. 11° per designare...
basilico
baṡìlico (tosc. bassìlico) s. m. [dal lat. basilĭcum, gr. βασιλικόν propr. «(erba) regia»]. – Erba annua della famiglia labiate (Ocimum basilicum), con fusto eretto, foglie ovali, glabre o quasi, fiori bianchi, all’ascella di brattee...