CEVA GRIMALDI PISANELLI, Giuseppe, marchese di Pietracatella, duca delle Pesche
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli l'8 sett. 1777 da Francesco Maria e da Maria Spinelli dei principi di Cariati, dopo la [...] insegnamento elementare, ma che anche si affidassero alle comunità religiose che si occupavano dell'istruzione (somaschi, scolopi, gesuiti, barnabiti) la direzione e l'insegnamento in tutti i collegi del Regno.
L'entusiasmo con cui adempiva i compiti ...
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CENTURIONE, Agostino
Giovanni Nuti
Nacque a Genova il 25 nov. 1584 da Stefano, del ramo dei Becchignoni, e Vincenza Lomellini. Essendo stato il padre nominato governatore del principato di Melfi, il [...] da tempo il C. meditava di rinunciare ad ogni attività politica per seguire l'esempio del padre, entrato anziano tra i barnabiti: a dissuaderlo fu la sorella Vittoria che lo sollecitava a tener fede ai suoi impegni politici e ai suoi doveri verso la ...
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CASATI, Danese
Agostino Borromeo
Nato a Milano intorno al 1628 da Gerolamo di Paolo Nicolò e da Bianca Crivelli, rimase orfano di padre in tenera età: già nel 1.631, infatti, la madre passava a seconde [...] . di Stato di Milano, in Arch. stor. lomb., s. 3, XI (1899), pp. 359, 363, 365, 367 s.; O. Premoli, Storia dei barnabiti nel Seicento, Roma 1922, p. 337; G. Coniglio, Ilviceregno di Napoli nel sec. XVII, Roma 1955, ad Indicem;F. Arese, Elenchi dei ...
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GREGORIO XIV, papa
Agostino Borromeo
Appartenente a una famiglia nobile di origine cremonese, Nicolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombardo (nei pressi di Varese), l'11 febbr. 1535 da Francesco [...] i cappuccini; nel 1570, grazie ai suoi antichi legami con il Sauli, in quel momento preposito generale dell'Ordine, chiamò i barnabiti ad aprire il collegio di S. Giacomo; nel 1579 ottenne, non senza fatica, che vi si istallassero i teatini, a ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] rivolse la sua attenzione agli ordini religiosi, in prima linea nella ripresa cattolica: accrebbe i privilegi dei barnabiti (1550), confermò quelli dei teatini (1551), approvò la riforma degli agostiniani (1551). In particolare, sembrò favorire la ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] diritto di imporre la verità in cui crede, non ne ha la competenza. Il discorso fu presto confutato in Curia dal giovane barnabita Bilio, per ordine del Sant’Uffizio. Il teologo romano condannava le tesi difese a Malines per tre motivi: la contraria ...
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Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] , fu sciolto per imposizione delle supreme autorità ecclesiali38.
Intorno a Fogazzaro e al parroco di S. Alessandro, il barnabita Pietro Gazzola, si raccolse presto un gruppo di laici provenienti dall’alta borghesia e dal patriziato milanese per dare ...
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PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] organico fu l’intervento sulle scuole, rimaste in mani ecclesiastiche anche dopo la soppressione di gesuiti (1773) e barnabiti (1783). Un’ottantina di istituti religiosi femminili vennero mutati in conservatori per dame o ragazze del popolo e posti ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] davano vita ai teatini, nel 1528 nell’ambito dell’ordine francescano nascono i cappuccini, nel 1553 è la volta dei barnabiti, seguiti poco dopo dai somaschi e dagli oratoriani di Filippo Neri). Le sorti della Riforma cattolica non si decidono in ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] di Caravaggio, dal duca Serbelloni e dalla nobiltà festaiuola, le accademie date nei collegi diretti dai gesuiti e dai barnabiti, i concerti spirituali offerti nelle chiese di Milano più frequentate, le esecuzioni sinfoniche in campo liturgico con le ...
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barnabita
(pop. bernabita) s. m. (pl. -i). – Religioso appartenente alla congregazione di s. Paolo, fondata nel 1530 a Milano, e che dal 1545 ebbe sede nella chiesa milanese di S. Barnaba (donde il nome).