Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] Carafa, allorché decisero di creare quelli che furono poi i teatini. Ad opera di Antonio Maria Zaccaria sorgono i barnabiti. Sotto il pontificato di Gregorio XIII il fiorentino Filippo Neri, l'apostolo della rinnovazione morale di Roma, fonda la ...
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DE SIMONI, Alberto
Livio Antonielli
Nacque a Bormio (ora prov. di Sondrio) il 3 giugno 1740 ultimo dei cinque figli di Giovanni Battista, medico assai stimato, e di Maria Teresa Alberti.
La famiglia [...] a Bormio, ove seguitò nelle consuete occupazioni di studio e professionali. Coinvolto in una disputa giudiziaria contro i padri barnabiti (che, a seguito della soppressione dei gesuiti, avevano ottenuto nel 1782 la gestione del collegio di Bormio) ed ...
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MASCARDI, Giacomo
Saverio Franchi
– Nacque nel 1567 circa a Bormio, nell’alta Valtellina, da Vitale; il nome della madre non è noto.
L’origine è confermata da numerosi documenti d’archivio; una nascita [...] , data la vicinanza della tipografia al Collegio romano, e inoltre di teatini e carmelitani, nonché sporadica di barnabiti, camaldolesi, premostratensi e gesuati.
Nel complesso, il M. pubblicò 41 opere di soggetto scientifico. Tra quelle promosse ...
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barnabita
(pop. bernabita) s. m. (pl. -i). – Religioso appartenente alla congregazione di s. Paolo, fondata nel 1530 a Milano, e che dal 1545 ebbe sede nella chiesa milanese di S. Barnaba (donde il nome).