romano-barbàrici, régni Reami nati dall'insediamento (fra il 5° e il 6° sec. d.C.) di popolazioni germaniche nelle province dell'Impero romano d'Occidente.
Le origini
I primi r.r.-b. nacquero all'inizio [...] . In tutti questi regni una piccola minoranza di conquistatori si impose sulla maggioranza della popolazione romanizzata. A dividere i barbari e i romani erano la lingua, la struttura di comando, la religione, così che i processi di integrazione, non ...
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Eto, Shinpei
Statista giapponese di origine samuraica (Saga 1834-Tokyo 1874). Partecipò al movimento Sonno joi (restaurare l’imperatore e cacciare i barbari) nel periodo precedente la caduta dello shogunato, [...] nella seconda metà del 19° secolo. Durante l’epoca Meiji (1868-1912) fu ministro della Giustizia (1872); gli si deve il codice penale Kaitei ritsurei. Fu giustiziato per aver guidato la rivolta dei samurai ...
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RADAGASIO
Giovanni Battista Picotti
. Re goto, guidò, sulla fine del 405, un'orda di duecento, forse di quattrocento mila uomini, Goti, Alemanni, barbari di ogni stirpe, a invadere l'Italia. Saccheggiò [...] . R. tentò di fuggire attraverso le linee nemiche, fu fatto prigioniero (23 agosto 406) e decapitato.
Bibl.: G. Romano, Le invasioni barbariche in Italia, Milano s. a.; O. Seeck, Geschichte des Untergangs der antiken Welt, V (e Anh. V), Stoccarda s.a ...
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Navarco (ammiraglio) spartano che nel 480 a. C. comandò la flotta alleata dei Greci nella battaglia all'Artemisio contro i Persiani. Vinti nuovamente i barbari a Salamina, si oppose al disegno di Temistocle [...] di tagliar loro la ritirata ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] II, 2, Paris 1979, pp. 310-311. Su molti di questi aspetti cf. G. Traina, Paesaggio e 'decadenza', p. 717; Id., Aspettando i barbari, p. 255; Id., Paludi e bonifiche, pp. 42-47.
35. Cf. Plinius, Naturalis Historia, 3, 119-121; sui due rami padani di ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] di imperatori filelleni (Nerone, Adriano, Gallieno). Il declino fu accelerato dalle epidemie, come quella del 165 d.C., e dalle incursioni barbariche: dei Costoboci nel 170 e dei popoli germanici a cominciare dalla seconda metà del 3° sec. d.C.
In G ...
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Generale romano (m. 243 d. C.), prefetto del pretorio (241-243) durante l'impero di Gordiano III, che ne sposò la figlia Tranquillina. Respinse oltre il Danubio bande di barbari che erano penetrate nella [...] Tracia, e condusse una vittoriosa campagna contro i Persiani: liberò Antiochia, riconquistò Carre, e, dopo una vittoria decisiva a Resaina, rioccupò Nisibi, ma morì nel corso delle operazioni ...
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SEVERO, Libio (Libius Severus)
Gastone M. Bersanetti
Imperatore romano d'Occidente dal 461 al 465 d. C. Fu una creatura di Ricimero, che, seguendo il costume caratteristico dei barbari, che pur essendo [...] padroni di fatto dell'impero non osavano assumere anche di diritto la dignità imperiale, lo scelse ritenendolo, si deve credere, non pericoloso. S. ricevette la porpora a Ravenna il 19 novembre del 461. ...
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Giurista (Bagnoli Irpino 1673 - Napoli 1742). Noto soprattutto per l'opera Dell'uso e autorità della ragion civile nelle provincie dell'Imperio occidentale dal dì che furono inondate da' barbari fino a [...] Lotario II (1720-22), nella quale dimostrò per primo - contro l'opinione dominante, ribadita anche da G. V. Gravina - la conoscenza e l'uso non interrotto in tutto l'alto Medioevo delle fonti giuridiche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La III Dinastia di Ur
Massimo Maiocchi
Dopo un periodo di incertezza politica, la Mesopotamia meridionale vive un nuovo periodo di splendore sotto ai re della III Dinastia di Ur, che scacciano i “barbari” [...] , tra cui la pressione dei popoli stranieri: nomadi amorrei a ovest ed elamiti a est.
Vicende politiche
La cacciata dei “barbari” Gutei dal cuore della Mesopotamia avviene ad opera di Utu-khegal di Uruk, che riesce a sconfiggere in battaglia le ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...