Poeta iraniano (n. Mashhad 1934), tra i continuatori della rivoluzione formale iniziata da Nīmā Yūshīġ. La sua poesia abbandona completamente gli schemi classici e predilige l'asimmetria del verso, l'irregolarità [...] del ritmo, l'assenza di rima. Tra le sue opere: Shabistān ("Dormitorio", 1961); Shabāviz ("Barbagianni", 1965); Ba ensān ammā barāye kharkhākihā yungiehā va kalaghha ("Per gli uomini, ma anche per i millepiedi, le erbacce e le cornacchie", 1972); ...
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Scrittore, drammaturgo e marionettista italiano (Torino 1927 - Cetona 2018). Noto soprattutto per gli inconsueti elzeviri (su La Stampa di Torino), in cui rivendica i diritti della letteratura sulla cronaca [...] lingua italiana (2011); la raccolta di versi Sono fragile sparo poesia (2012); il libro di pensieri e riflessioni L'occhio del barbagianni (2014); Tragico tascabile (2015); Per le strade della vergine (2016); Messia (2017); Regie immaginarie (2018). ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] il sonetto che accompagna l'opera nello spiegarne il titolo: "ed è per nome il Pecoron chiamato / perché ci ha dentro nuovi barbagianni" (ibid., p. 568, vv. 7-8). In realtà, nel novelliere i racconti di contenuto amoroso sono appena dieci, e in due ...
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CATANI, Tommaso
Simonetta Barbini
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Nato a Firenze il 7 dic. 1858 da Germano e da Maria Francia, dopo aver studiato presso gli scolopi nel collegio La Grande Magnolia della città natale, a 17 anni [...] a volte giustapposta a volta suggestiva per l'infanzia (come nell'invenzione dei nomi più strani: Agarista Gelsomini, la barbagianna Pappa con l'olio, la gallina Piaccianteri, il prof. Pirro Colpodivento, il grillo Meghighi, la talpa Ferraù, la ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] una nube di insetti fastidiosi e dal fumo che esalano le rovine nasce la figura di un uccello notturno, il barbagianni -, di cui, comunque, bisogna tener conto come dell'invenzione più distesa del C. prosatore, anzi dell'unica prosa fantastica, se ...
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barbagianni
s. m. [comp. di barba2 «zio» e Gianni «Giovanni»]. – 1. a. Uccello rapace notturno (lat. scient. Tyto alba, sinon. Strix flammea), dell’ordine strigiformi, bianco con macchie brune. È comune in Italia, dove vive nelle città e nelle...
titonidi
titònidi s. m. pl. [lat. scient. Tytonidae, dal nome del genere Tyto, e questo dal gr. τυτώ «civetta», voce imitativa del verso dell’animale]. – Famiglia di uccelli strigiformi caratterizzati dalla presenza di due dischi facciali...