Ballerino e coreografo francese (Parigi 1923 - ivi 2014). Allievo della scuola di danza dell'Opéra di Parigi, debuttò giovanissimo nel 1941. Lavorò poi nei Ballets des Champs-Elysées, nell'American Ballet [...] Theatre e all'Opéra di Parigi. Attraverso personalissime interpretazioni, ha presentato una sintesi tra il ballettoclassico-accademico e la danza moderna. Ha composto le coreografie di Till Eulenspiegel (1949), Balance à trois (1955), Cameléopard ( ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] dobbiamo abbandonare il concetto di attore quale si era formato nel mondo classico, sia greco sia latino. E il primo punto da notare novissimi riformatori, tendono a dissolvere la recitazione nel balletto e nella pantomima. E i valori visivi sono ...
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Neuroni specchio
Giacomo Rizzolatti
Maddalena Fabbri-Destro
L’uomo è un animale eminentemente sociale la cui vita dipende dalla capacità di capire cosa fanno gli altri, comprendendone le intenzioni [...] maggiormente negli esperti di capoeira rispetto ai ballerini classici e ai principianti. Viceversa, l’attivazione nei ballerini classici era maggiore quando osservavano un ballettoclassico rispetto alla capoeira.
In una ricerca successiva, ci ...
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CERRITO, Fanny (Francesca)
Alessandra Ascarelli
Nacque l'11 maggio 1817 a Napoli. Il padre Raffaele, secondo luogotenente di un reggimento di fanteria e veterano delle campagne napoleoniche, e la madre [...] giovinezza, incarnazione forse di quel ribellismo romantico che, come esperienza soggettiva, così poco posto ha avuto in un balletto "classico" per antonomasia.
Fonti e Bibl.:F. Regli, notizie in Strenna teatrale europea, 1842, p. 161; 1844, pp. 157 ...
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CECCHETTI, Enrico
Alessandra Ascarelli
Nacque a Roma il 21 giugno 1850 da Cesare e da Serafina Casagli, in una famiglia di ballerini, coreografi e maestri di ballo.
Il padre, Cesare, nato a Civitanova [...] peso della sua gobba, per poi trasformarsi nel terzo atto nel personaggio forse più raffinato e stilizzato che il ballettoclassico abbia potuto creare: l'uccello azzurro.
In Russia rimasero famosi nell'interpretazione del C. anche i ruoli del Vento ...
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BLASIS, Carlo de (Carlo Blasis)
Vittoria Ottolenghi
Nacque a Napoli, il 4 nov. 1795, da Francesco Antonio de Blasis e Vincenza Coluzzi de Zurla.
Il padre, figlio di un alto ufficiale spagnolo, fu noto [...] e Settecento a quella romantica ottocentesca. Ma il B. risulta ben altro di un semplice ponte di passaggio tra ballettoclassico e romantico. E il suo valore non è soltanto come "grande accademico", esponente di geniale e rigorosa didattica, anche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Ballets Russes (1909-1929), fondati e diretti dal colto impresario Sergej Diaghilev, [...] di Coco Chanel. Si tratta di opere antinaturalistiche, irriverenti e chic, volutamente lontane dalla tradizionale sintassi del ballettoclassico, che nascono nell’atmosfera solare e raffinata di Montecarlo, dove la compagnia ha preso sede.
Il giovane ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] i temi e le atmosfere fiabesche dei racconti a cui si ispirava e compose il suo balletto più famoso, Il lago dei cigni, per i nipotini.
Nel ballettoclassico le ballerine, in svolazzanti tutù, danzano sulle punte, grazie a scarpette dalla punta di ...
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Sport e musica nella storia
Federico Del Sordo
L'incontro di due mondi
L'origine della molteplicità di relazioni fra attività sportive e musica va ricercata in senso generale nel significato che le [...] in tal senso una stretta parentela con l'arte della danza e, in particolare, un'evidente discendenza dalle figure del ballettoclassico diluite e contaminate, negli anni più recenti, con altri generi come la rock-dance, la jazz-dance, e perfino con ...
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CAVALLAZZI, Malvina
Alessandra Ascarelli
Si ignorano sia la data che il luogo di nascita della C., che compì la sua formazione professionale presso la scuola di ballo del teatro alla Scala di Milano; [...] p. 243). Purtroppo oggi, nonostante gli auspici di Shaw, la "variazione" è ancora al centro degli interessi dei cultori del balletto "classico" in Italia, mentre invece la grande scuola mimica nazionale, che aveva avuto come ultimi eredi la C. ed E ...
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pas de deux
‹pȧ dë dö′› locuz. m., fr. (propr. «passo di due [persone]»). – Brano coreografico che, nel balletto classico, viene eseguito da una ballerina e da un ballerino ed è composto da una parte danzata in coppia seguita da due assolo...
passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» come movimento delle gambe e come misura...