Pianista canadese (Toronto 1932 - ivi 1982). Studiò composizione al conservatorio di Toronto con L. Smith, poi pianoforte con A. Guerrero e organo con F. Silvester. Il debutto concertistico avvenne nel [...] nel 1964, consegnò da allora all'incisione discografica la sua lezione interpretativa, spaziante dal barocco al contemporaneo, da Bach a Schönberg e Bartók. Possedeva uno stile personalissimo, talvolta non immune da critiche. Postuma è apparsa una ...
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Composizione per voci e strumenti, caratterizzata da arie, recitativi e cori. In Italia fiorì tra 17° e 18° sec., trovando larga diffusione attraverso quattro scuole: la romana, di cui il maggiore esponente [...] , culminante nella figura di A. Scarlatti. In Germania ebbero svolgimento autonomo le c. sacre di ispirazione protestante: J.S. Bach ne scrisse più di 200: composizioni su testo luterano per solisti di canto, coro e strumenti, costituite in media da ...
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Jacobs ⟨ʃakòb⟩, René. – Cantante lirico, direttore d’orchestra e musicologo belga (n. Gand 1946). Si rivelò negli anni Settanta come uno dei migliori controtenori della sua generazione in un vasto repertorio [...] di direttore, è ospite delle più prestigiose istituzioni musicali, in particolare con musiche di Cavalli, Monteverdi, Bach, Gluck, Händel, Telemann, Scarlatti, Mozart, ma anche impegnandosi nella diffusione di un repertorio più desueto (Cesti ...
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Violinista e compositore (Kittsee, Burgenland, 1831 - Berlino 1907). Allievo di J. Böhm, fu virtuoso e interprete acclamato in tutta Europa. Fu primo violino a Weimar, poi diresse la Hochschule für Musik [...] Quartetto Joachim. Legato da profonda amicizia a J. Brahms, ne risentì molto l'influenza nella sua attività artistica. Compose specialmente per violino; con A. Moser scrisse un Metodo assai apprezzato e curò una revisione delle sonate di J. S. Bach. ...
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CLEMENTI, Muzio
Alberto Iesuè
Figlio di Niccolò, orafo e cesellatore di argenti, e di Maddalena Kaiser, nacque a Roma il 23 genn. 1752: fu battezzato in S. Lorenzo in Damaso il giorno successivo con [...] ; II, 1802; III, 1811; IV, 1815: contiene brani di P. Agostini, J. G. Albrechtsberger, C. P. E. Bach, J. C. Bach, J. C. F. Bach, J. E. Bach, J. S. Bach, W. F. Bach, C. Caresana, J. E. Eberlin, C. F. Fasch, G. Frescobaldi, G. F. Händel, F. J. Haydn, J ...
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Direttore d'orchestra, musicologo e strumentista austriaco (Berlino 1929 - St. Georgen im Attergau 2016). Una delle più eminenti autorità nello studio ed esecuzione della musica antica, ha affrontato lo [...] riferimento per la corretta esecuzione della musica barocca: fecero sensazione l'interpretazione dei Concerti branderburghesi e delle Cantate di Bach e la riproposta delle musiche di Monteverdi. Tra il 1975 e il 1989 creò un sodalizio con il regista ...
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Violinista e direttore d’orchestra italiano (n. Torino 1941), originario di Torre del Greco da cui ha ricevuto la cittadinanza onoraria, è considerato il più grande violinista italiano della sua generazione. [...] (1958), affermandosi poi in Italia e all’estero per lo straordinario virtuosismo in un vasto repertorio (da Vivaldi a Bach a Beethoven, da Paganini ai contemporanei). Ideale interprete paganiniano, ha inciso tutti i Capricci e i Sei Concerti per ...
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Canto liturgico della chiesa luterana, per coro, condotto in forme diverse a seconda degli ambienti e dei testi. I c. furono introdotti da M. Lutero e J. Walther su testi tedeschi derivati generalmente [...] derivazione cattolico-romana. Il termine passò poi a designare un componimento musicale per strumenti, informato ai caratteri stilistici del c. luterano. Celebri i c. con variazioni composti per organo o per complessi vocali-strumentali da J.S. Bach. ...
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Leonhardt, Gustav Maria
Marta Tedeschini Lalli
Clavicembalista, organista e direttore d'orchestra olandese, nato a 's Graveland il 30 maggio 1928. Ha studiato clavicembalo e musicologia con E. Müller [...] e il 1988 con N. Harnoncourt, avvalendosi di diversi complessi specializzati. È autore del saggio The Art of Fugue, J.S. Bach's last harpsichord work (1952) e curatore dell'edizione moderna delle Fantasie e Toccate di J.P. Sweelinck (1968). L. ha ...
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Musicologo (Berlino 1891 - ivi 1967). Compì gli studî musicali al conservatorio di Lipsia e fu allievo di H. Abert per la musicologia all'università di Halle. Insegnò a Breslavia (1928-29), passando poi [...] . Tra i suoi saggi più significativi: Das frühdeutsche Lied (2 voll., 1928), F. Schubert (1934), J. S. Bach, Leben und Werk (1938), Der klassiche Schubert (2 voll., 1953), Mythos-Melos-Musica. Ausgewählte Aufsätze zur Musikgeschichte (2 ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...
passione
passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – In senso generico, e in rapporto al sign. fondamentale del verbo lat. pati (v. patire1), il termine passione si contrappone direttamente...