Mistica spagnola (Ávila 1515 - Alba de Tormes 1582). Entrata nell'Ordine delle carmelitane, svolse un'intensa attività di riforma all'interno di esso, con la fondazione di nuovi conventi. Fu prodiga autrice [...] sono ancora molto diffuse e tradotte anche in italiano.
Vita e opere
Vestì l'abito carmelitano nel convento dell'Incarnazione in Ávila (1536; professione 1537). Fino al 1555 soffrì molto per malattie e per crisi spirituali. Dal 1555 ebbe più volte ...
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Architetto (Ávila 1845 - Madrid 1922). Architetto della real casa, progettò, con gusto eclettico, la Borsa del commercio (1893, facciata poligonale concava con portico corinzio), le chiese delle Oblate, [...] della Divina Pastora, ecc. a Madrid e varî conventi a Burgos, Valencia, Salamanca, talvolta in stile romanico ...
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Storico spagnolo (Ávila 1578 - Madrid 1658), dal 1612 cronista di Filippo III. Ha lasciato parecchie opere, tra le quali meritano di essere ricordate: Historia de las antigüedades de la ciudad de Salamanca [...] (1606); Teatro eclesiástico de las ciudades e iglesias catedrales de España (1618); Historia de la vida y hechos del rey don Enrique III de Castilla (1638) ...
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Gesuita (Ávila 1553 - Monforte de Lemos 1615), prof. di letteratura latina e greca e rettore in varî collegi dell'ordine. Autore di un'Arte poetica española con una fertilissima sylva de consonantes comunes, [...] propios, esdruxulos y reflexos y un divino estimulo del amor de Dios, pubblicata nel 1592 con lo pseudonimo Juan Díaz R., nella quale è esposta una teoria estetica fondata su Aristotele, su G. C. Scaligero ...
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Scrittore spagnolo (Ávila 1776 - Madrid 1860); col poeta M. J. Quintana redasse a Madrid e a Cadice il Semanario patriótico; subì un periodo di carcere politico (1814); poi fu (1843-47) direttore della [...] Biblioteca Nazionale. Oltre ad opere giuridiche pubblicò varie opere letterarie, tra cui due raccolte di Poesías (1821 e 1832), di gusto settecentesco, un'Historia de la civilización española (1840) e ...
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Scrittore spagnolo (Piedrahita, Ávila, 1781 - ivi 1852); amico della duchessa d'Alba, di Jovellanos, di Quintana, subì persecuzioni a causa delle sue idee liberali. Scrisse, in una prosa molto limata, [...] novelle e romanzi storici, tra i quali El bautismo de Mudarra sulla nota leggenda dei sette Infanti di Lara. Molto interessanti i volumi Memorias de Piedrahita (1837) e Recuerdos e impresiones (1843). ...
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Teologo (n. Ávila - m. 1624 circa). Autore di vasti trattati di morale (Selectae et practicae disputationes de rebus in administratione sacramentorum, 1624, con aggiunti un trattato De ieiunio e uno De [...] dubia impotentia circa matrimonium), è un tipico rappresentante del lassismo, e la sua tesi ab infidelitate excusabitur infidelis non credens ductus opinione minus probabili fu condannata insieme a quelle ...
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Figlio (n. 1155 - m. Avila 1214) di Sancho III, gli succedette all'età di tre anni; la guerra civile tra le famiglie dei successivi tutori, Gutierre Fernández de Castro e Manrique de Lara, favorì l'invasione [...] della Castiglia da parte dei re Sancho VI di Navarra e Fernando II di León; nel 1169 (Cortes di Burgos) A. cominciò a regnare da solo e, alleatosi con Alfonso II d'Aragona, sconfisse Sancho VI di Navarra ...
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Uomo politico spagnolo (Cebreros, Ávila, 1932 - Madrid 2014). Governatore civile di Segovia (1969), nel dic. 1975 divenne segretario generale del movimiento nacional (Falange), entrando a far parte del [...] primo governo costituitosi dopo la morte di F. Franco. Primo ministro dal luglio 1976, gestì la delicata transizione dal regime franchista alla democrazia e guidò l'Unión de centro democrático (UCD), coalizione ...
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Conquistatore spagnolo (Arévalo, Ávila, 1464 circa - Cuzco 1548); distintosi nella battaglia di Pavia e nel sacco di Roma e passato quindi in America, fu inviato nel Perù (1536) con duecento uomini in [...] aiuto di G. Pizarro. Prese parte attiva alla guerra civile, dapprima agli ordini di Vaca de Castro e poi, dopo la vittoria di Chupas su Diego de Almagro (1542), come generale. Abbracciato il partito di ...
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carmelitano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’ordine religioso del Carmelo, così chiamato perché fondato nel sec. 13° sul monte Carmelo, in Palestina: frati c., suore carmelitane; come sost., religioso appartenente a quest’ordine: i c. scalzi,...