Biologo (Asford, Inghilterra, 1904 - Haverford, Pennsylvania, 1997). Conseguì il dottorato in biochimica presso l'Imperial College di Londra (1928) e nel 1930 si trasferì a Pasadena, al California institute [...] ; particolarmente importanti quelle per ottenere l'isolamento e la purificazione dell'ormone della crescita delle piante, l'auxina, di cui riconobbe la natura chimica, identificandola con l'acido 3-indolacetico (1934). Ha studiato anche, sempre ...
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THIMANN, Kenneth Vivian
Luciana Fratini
Biologo americano, nato ad Ashford, Kent, il 5 agosto 1904; conseguì il Ph. D. in biochimica presso lo Imperial College di Londra (1928) e nel 1930 si trasferì [...] ; particolarmente importanti quelle per ottenere l'isolamento e la purificazione dell'ormone della crescita delle piante, l'auxina, di cui riconobbe la natura chimica, identificandola con l'acido 3-indolacetico (1934). Ha studiato anche, sempre ...
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TROPISMI (dal greco τρέπομαι, "mi volgo"; v. anche la voce tassie, in questa App.)
Leo Pardi
Si designarono originariamente con questo termine, introdotto dal botanico J. Sachs (1832-1897), le disposizioni [...] tempo verso la sorgente di luce: questa risposta fototropica positiva è dovuta a un'asimmetrica distribuzione di un ormone, l'auxina (acido indolacetico - AIA), entro le cellule dell'apice. Vi è infatti maggior accumulo del fattore di crescita, com'è ...
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fotomorfogenesi
Amedeo Alpi
Nelle piante, morfogenesi influenzata dalla luce. La luce svolge un’importante funzione segnale nelle piante, ben distinta dal ruolo svolto dalla luce stessa in relazione [...] della pianta a favore dell’illuminazione della stessa. Per ottenere la curvatura degli steli, la pianta ridistribuisce l’auxina disegualmente sui due lati (alla luce e al buio) dello stesso stelo, con risultante maggior accrescimento della parte ...
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gemmazione
Laura Costanzo
La ripresa delle attività vitali in una pianta
All'inizio della primavera, le gemme, sotto forma di piccole protuberanze sempre più evidenti sui fusti, indicano che la stagione [...] rami laterali generalmente più corti. La dominanza apicale dipende dall'auxina, una sostanza prodotta soprattutto dalle cellule meristematiche della gemma apicale. L'auxina stimola l'accrescimento perché fluisce nella zona sottostante dove provoca l ...
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(I, 270; App, II, I, p. 11; III, I, p. 10)
Botanica. − L'obiettivo più importante nello studio dell'a. delle piante è comprendere come l'organismo vegetale si sviluppi partendo da una singola cellula, [...] a specifici siti cellulari, come le proteine di membrana. Le attive ricerche in atto in molti laboratori, specialmente con l'auxina (IAA), tendono a chiarire i meccanismi di azione, che finora non sono stati determinati.
L'a. è parte dello sviluppo ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] per ridurre l'allungamento del fusto nei cereali in cui si voleva aumentare la forza meccanica della pianta, mentre le auxine sintetiche sono state usate per causare l'inizio controllato della fioritura nell'ananas. È da notare che il crescente uso ...
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auxina
(non com. aussina) s. f. [der. del gr. αὔξω «accrescere»]. – In botanica, sostanza presente nelle cellule degli apici vegetativi, nelle gemme fiorali, nelle giovani foglie, ecc., che stimola la divisione cellulare e determina l’accrescimento...
eteroauxina
s. f. [comp. di etero- e auxina]. – In fisiologia vegetale, nome dell’ormone (acido beta-indolacetico) che stimola l’accrescimento delle piante, ritenuto la vera auxina naturale.