Interprete, presso le antiche popolazioni italiche e presso i Romani, del volere degli dei, che si rivelava loro per mezzo di vari segni. Il collegio degli a. (costituito dagli interpreti ufficiali degli [...] vi furono ammessi i plebei. Il numero dei membri salì a 16 con Cesare e crebbe nell’età imperiale finché l’augurato divenne una carica onorifica. Dapprima l’elezione avveniva per cooptazione, poi per mezzo di comizi ristretti dietro proposta degli a ...
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indovini
Domenico Russo
Infallibili e affascinanti ambasciatori degli dei
Quante volte abbiamo fatto gli auguri a qualcuno per il suo compleanno? E quante volte li hanno fatti a noi? Certamente molte. [...] predire il futuro. Ogni volta che a Roma i re o i governanti dovevano prendere decisioni importanti venivano convocati gli àuguri e questi profetizzavano come sarebbero andate le cose interpretando il volo degli uccelli o ascoltando le loro grida
In ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] a sfondo naturalistico (De hominum natura, De animalibus, De ventis, Sphaera) e divinatorio (De extis, De somniis, De augurio privato), nei quali un ruolo particolare è svolto dall'astrologia. L'etrusca disciplina esercitava un forte richiamo anche ...
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augure
àugure s. m. [dal lat. augur -ŭris, affine ad augere «accrescere»]. – 1. Presso le antiche popolazioni italiche e presso i Romani, interprete del volere degli dèi, che si manifestava per mezzo di varî segni (fulmini e tuoni, volo degli...