ATENAGORA (᾿Αϑηναγόρας; Athenagŏras)
F. Di Capua
Apologeta cristiano. Nacque nella prima metà del II sec. d. C. in Atene. È probabile che abbia passato parte della sua vita in Alessandria e sia lui quel [...] nel cap. XVII, cfr. J. Overbeck, Schriftquellen; R. Forster, Ueber die ältesten Herabilder, Breslavia 1868, nettamente ostile ad Atenagora. Giuste osservazioni in contrario in Arnauld, De Apologia Athenagorae, Parigi 1858, p. 138 ss.; B. C. Kukulé ...
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MOLSOS (Μόλσος)
L. Guerrini
Supposto scultore, figlio di Atenagora; il suo nome appare su una stele da Dirmil, in cui a basso rilievo è rappresentato un fulmine. È dubbio però se il nome indichi l'artista [...] o non piuttosto il commissionario della stele.
Bibl.: E. Loewy, I. G. B., 449 a ...
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SAURIAS (Σαυρίας)
P. Moreno
Pittore di Samo, è ricordato solo da Atenagora (v.) come inventore della skiagraphìa (Legatio pro Christianis, 14).
L'attribuzione di questa invenzione e l'origine del pittore, [...] non era dunque molto diversa da quella di Plinio, il quale pure accennava ad un'ipotesi sull'origine della pittura a Sicione: Atenagora è il solo che dà il nome anche del pittore di Sicione, Kraton, e con S. accenna evidentemente ad un terzo filone ...
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BOUTADES (Βουτάδες, Butades)
L. Guerrini
Plasticatore vasaio, originario di Sicione, attivo a Corinto nel VII-VI sec. a. C. circa. Plinio (Nat. hist., xxxv, 151) e Atenagora (Legat. pro Christ., 14, [...] Dechair) ci informano che B. vasaio inventò a Corinto l'arte plastica. L'occasione gli venne fornita dalla figlia (che Atenagora dice di nome Kore) che desiderando serbare l'immagine dell'amato durante una sua assenza, tracciò uno schizzo della testa ...
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ENDOIOS (῎Ενδοιος, Endoeus)
P. Orlandini
Scultore probabilmente ateniese vissuto nella seconda metà del VI sec. a. C. e attivo soprattutto fra il 530 e il 500, nell'Atene dei Pisistratidi; contemporaneo [...] quindi, forse leggermente più anziano, dello scultore Antenor. Pausania (i, 26, 4) e Atenagora (Leg. pro Christ., 14, p. 61) affermano che E. era stato scolaro e compagno di Dedalo. Si tratta evidentemente di una tradizione leggendaria tendente a ...
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TELEKLES (Τηλεκλῆς)
P. Moreno
Bronzista di Samo, padre di Theodoros (v. theodoros, 1°), attivo nella prima metà del VI sec. a. C.
Una tradizione piuttosto recente raccolta da Diodoro Siculo (i, 98) voleva [...] considerare T. padre di Theodoros (Herod., iii, 41; Paus., viii, 14, 8; Tzetzes, Hist. Var., Chil., vii, 210 ss.). Diodoro e Atenagora (Legatio pro Christ., 17) ricordano l'unica opera di T. di cui si abbia notizia, l'Apollo Pỳthios a Samo, eseguito ...
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BOTTI, Giuseppe
Claudio Barocas
Nato a Vanzone San Carlo (Novara), il 3 novembre 1889, da Bartolomeo e da Maria Gorini, studiò nel collegio Mellerio-Rosmini di Domodossola, il cui ambiente religioso [...] il 1914 e il 1921 approfondì gli studi di letteratura cristiana latina, pubblicando alcuni articoli su Tertulliano e Atenagora. Nel frattempo aveva incominciato ad interessarsi alla civiltà dell'Egitto faraonico, cui lo incoraggiavano, a Torino, la ...
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ANGELION (᾿Αγγελίων, Angelëon)
M. T. Amorelli
Scultore, indicato da Pausania (ii, 32, 4; ix, 35, 2) come scolaro dei dedalidi Dipoinos e Skyllis insieme a Tektaios, e che poi fu maestro dell'egineta [...] scultura ed è detto che le figure avevano corone d'oro donate dalla regina Stratonice, figlia di Demetrio. Un altro scrittore, Atenagora (Leg. pro Christ., 14), parla di A. come autore anche di una statua di Artemide.
Bibl: W. Amelung, in Thieme ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] indicazione che stabilisce come P. avesse già incominciato a lavorare intorno al 440 a. C.: Pausania (I, 28, 2) e Atenagora (xi, p. 782 B) ricordano infatti come egli avesse eseguito i disegni per lo scudo della Pròmachos fidiaca tradotti poi in ...
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Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (argentum, ἄργυρος)
M. Cagiano de Azevedo
Furono i Fenici che diffusero l'uso dell'a. nel bacino del Mediterraneo. Essi lo ricavavano forse dalle miniere spagnole. [...] appena benestante che non possedesse vasellame d'argento. Un tale lusso si protrasse anche in età ellenistica, tanto che Atenagora (vi, pp. 230-31) ricorda come anche chi non avrebbe potuto permettersi un tal lusso cercasse di possedere suppellettili ...
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