Scrittore latino (sec. 1º d. C.). Ci sono giunte due sue opere: un trattato De astronomia, che vuole rendere accessibile la materia dei Fenomeni di Arato ma è talvolta confusionario ed errato, e le famose [...] 277 Fabulae, vero manuale mitologico a uso scolastico (in tre parti: genealogia, fabulae e indici), ligio a fonti greche e importante per la ricostruzione di tragedie greche ora perdute ...
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1. Astronomo greco (sec. 1º a. C.) consultato da Giulio Cesare per la riforma del calendario (46 a. C.); autore, secondo Plinio il Vecchio, di tre trattati astronomici. 2. Astronomo e filosofo peripatetico [...] (sec. 2º d. C.), maestro di Alessandro di Afrodisiade, che nei suoi commentarî ad Aristotele ne riferisce le dottrine ...
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Matematico, astronomo e geografo (Padova 1555 - Bologna 1617). Insegnò matematica dal 1588 nello studio di Bologna, succedendo a E. Danti. Come astronomo ebbe larga fama, anche per le relazioni, talora [...] polemiche, da lui intrattenute con i maggiori scienziati del tempo, da Keplero a Copernico a Galileo, del quale fu tenace oppositore. Traccia assai più duratura ha avuto la sua opera di geografo e cartografo. ...
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Matematico e astronomo (Salem, Massachusetts, 1809 - Cambridge, Massachusetts, 1880), prof. nella Harvard University (dal 1842), direttore e poi sovraintendente dell'Ufficio federale per la determinazione [...] delle longitudini. Come astronomo si occupò in particolare di calcolare le perturbazioni di Urano in occasione del passaggio della grande cometa del 1843, giungendo a ipotizzare l'orbita teorica di un nuovo pianeta transuranico (Nettuno), ...
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Matematico e astronomo (Nola 1547 - Napoli 1632); coltivò anche la filosofia secondo il metodo sperimentale (Encyclopedia Pithagorea, 1616). ...
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Matematico e astronomo persiano (m. circa 922-23), noto in Occidente sotto il nome di Anarizio; autore di commenti a Tolomeo e a Euclide. Il commento di an-N. a Euclide fu tradotto in latino da Gherardo [...] da Cremona nel sec. 12º ...
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ḥ Matematico e astronomo arabo di Spagna (sec. 12º), noto in Occidente come Geber. Compose un compendio dell'Almagesto di Tolomeo semplificandone molte dimostrazioni geometriche. Apportò contributi originali [...] alla trigonometria sferica; tra questi il teorema che fu poi detto teorema di Geber ...
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Matematico e astronomo (Justingen, Svevia, 1452 - Blaubeuren 1531), insegnò matematica nell'univ. di Tubinga. Fu il primo compilatore di effemeridi astronomiche dopo l'invenzione della stampa. Le effemeridi [...] stoeffleriane (pubbl. dal 1482) furono continuate dal veronese Pietro Pitati (fino al 1562) ...
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´nus Astronomo arabo d'Egitto (m. 1009). La sua grande opera d'astronomia, giunta a noi solo parzialmente, è intitolata az-Zīǵ al-ḥākimī ("Le tavole astronomiche hakimite"), dal nome del califfo fatimida [...] al-Ḥākim cui è dedicata ...
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Matematico e astronomo francese (Lorient 1878 - Pornichet, Loire-Inférieure, 1929); lavorò all'osservatorio di Parigi. Oltre che per le sue ricerche di astronomia, è noto per i lavori di analisi, in partic. [...] sulla teoria delle funzioni automorfe ...
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astronomo
astrònomo s. m. (f. -a) [dal lat. tardo astronŏmus, gr. ἀστρονόμος]. – Chi si occupa di astronomia, cultore d’astronomia. Nell’attuale ordinamento del personale degli osservatorî astronomici, qualifica degli addetti alla ricerca...
astronomia
astronomìa s. f. [dal lat. tardo astronomĭa, gr. ἀστρονομία, comp. di ἄστρον «astro» e -νομία «-nomia»]. – Scienza che studia l’aspetto, la forma, le dimensioni dei corpi celesti, i loro moti reali e apparenti, le leggi che li governano...