SIMPOSIO (συνπόσιον)
S. de Marinis
Il s. costituisce la parte finale del banchetto greco e romano (dove ha il nome di commissatio), cioè un momento successivo e distinto dal dèipnon vero e proprio, durante [...] a colonnette del Medio e Tardo Corinzio. Il Payne nota importanti punti di contatto fra i banchetti corinzî e quello assiro nella posizione delle figure e in alcuni dettagli.
1. Grecia. - In Attica la rappresentazione del banchetto o s. appare nel ...
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BAGHDAD
P. Cuneo
(Bagadia nei docc. medievali)
Od. capitale dell'Iraq, situata sulle sponde del Tigri, a poche decine di chilometri dall'Eufrate, nel punto di minore distanza tra i due fiumi.La città [...] solcata da una fitta rete di canali, ove si erano avvicendate altre capitali della Mesopotamia, tra cui Babilonia assira, Seleucia ellenistica, Ctesifonte sasanide.Del primitivo impianto urbano del sec. 8°, denominato Madīnat al-Salām 'la città della ...
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BOTTA, Paul-Émile (Torino 1802 - Achères-C. Poissy 1870)
P. Pelagatti
Figlio dello storico Carlo, il B., seguace dell'idea paterna, rimase fedele alla Francia. Studiò medicina, entrò poi (1830) al servizio [...] dopo il Longpérier). Alcune delle sue varianti erano peraltro giuste; egli tendeva inoltre a dimostrare l'unità della scrittura assira; in quanto notava che non differiscono sostanzialmente fra loro le scritture di Van, Persepoli, Khorsābād. I cinque ...
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SCHEIL, Vincent
Assiriologo francese, nato a Königsmaeker sulla Mosella il 10 giugno 1858, noto segnatamente per la sua editio princeps delle leggi di Hammurabi e per le sue numerose edizioni di testi [...] che la prima edizione anche una versione francese. In collaborazione col Fossey ha pubblicato una grammatica della lingua babilonese e assira. Ricordiamo anche Le prisme "S" d'Assaraddon, 1914; gli Annales de Tukulti Ninip, 1909, e Recueil de lois ...
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GROTEFEND, Georg Friedrich
Giuseppe Furlani
Filologo e archeologo tedesco, nato a Münden il 9 giugno 1775, morto a Gottinga il 15 dicembre 1853. Diede il primo impulso fecondo alla decifrazione delle [...] iscrizioni in caratteri cuneiformi babilonesi e assire, iniziando la decifrazione delle iscrizioni anticopersiane degli Achemenidi a Persepoli (v. assiriologia). Le sue decifrazioni sono esposte in tre scritti, dei quali il primo reca il titolo ...
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TEL DAN (v. s 1970, p. 586, s.v. Palestina)
P. Ciafardoni
1970, p. 586, La collina di Tell el-Qadi, identificata con la biblica Dan, si trova in una pianura ai piedi del Monte Hermon nella Palestina [...] ) e a Bethel (Bronzo Tardo).
Dopo una parziale distruzione nella seconda metà dell'VIII sec. a.C., dovuta probabilmente alla conquista assira, la città conobbe una rapida ripresa. Gli scavi hanno evidenziato l'occupazione del sito fino al IV sec. d.C ...
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Scienza egizia. Storiografia, annali e cronologia
Jan Assmann
Kim Ryholt
Storiografia, annali e cronologia
In Egitto la conoscenza del passato non era materia di ricerca scientifica, ma faceva parte [...] e dopo il Terzo Periodo Intermedio che s'estese dalla presa di potere dei leader militari libici fino alla conquista assira (1080-712). Questa, che rappresentò la più difficile di tutte le esperienze di discontinuità vissute dagli Egizi, suscitò un ...
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TEBE
Giulio Farina
. La più grande e famosa città dell'antico Egitto (long. 32°,6, lat. 25°,7), da Θῆβαι secondo la chiamarono i Greci. La città sorgeva sulle due rive del Nilo in corrispondenza della [...] dei palazzi, i vasi d'oro e di argento, le pietre preziose, le stoffe dipinte, tutto fu preda della brutale soldataglia assira. Forse in questo tempo giunse sino tra gli Ioni la notizia di Tebe dalle cento porte, nella quale le case rigurgitavano di ...
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MANASSE
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
. Re di Giuda, regnò circa dal 689 al 641 a. C., succedendo in età di 12 anni a suo padre Ezechia (v.). Il suo regno lunghissimo (di 55 anni secondo II [IV] [...] solo Cronista (II Cron., XXXIII, 11 segg.) dà la notizia che, a un certo punto, M. fu portato dagli Assiri prigioniero in Babilonia, ma liberato più tardi e ritornato a Gerusalemme passò alla corrente profetico-jahvistica, favorendola zelantemente e ...
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NABŪ (accadico Nabū, Na-bium, "lo splendente"; ebraico Nebo)
A. Bisi
Divinità babilonese. Figlio di Marduk e di Ṣarpanitum, detto più raramente figlio di Enki. Dio della scrittura e della sapienza, protettore [...] effigiato fra Marduk e N., entrambi in piedi su una piattaforma posta sul dorso di un drago; il dio ha l'alta tiara neo-assira, il kaunàkes, una spada al fianco, mentre l'estremità di un arco si scorge dietro le sue spalle: la mano destra è alzata in ...
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assiro
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Assiria, regione storica dell’Asia anteriore, nella Mesopotamia; relativo o appartenente agli Assiri (gr. ᾿Ασσύριοι lat. Assyrii e Assyri), antica popolazione dell’Assiria, caratterizzata da un elevato...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.