Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] 1909), che pure culminò nell'ultimo grande romanzo dannunziano, ispirato a una drammatica vicenda amorosa, Forse che sì forse che no (1910). Nel 1910, miti e istituzioni inconciliabili con la purezza dell'Arte, a Le vergini delle rocce (1896), il ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] arie e concertati, ma assicurasse allo spettacolo una continuità drammatica, un'omogeneità di colore e d'ambiente, secondo Italia nel 1887 e tumulata in Santa Croce a Firenze. L'arte di R. seppe rinnovare il teatro musicale italiano e contribuì ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. [...] me tangere; Fuga in Egitto). Alla medesima fase dell'arte di G. appartengono il Crocifisso su tavola (sempre agli essi di Giotto. In questi affreschi G. preferì al movimento drammatico un ordine euritmico e grandioso, un comporre pacato e solenne. ...
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Musicista (Halle an der Saale 1685 - Londra 1759); figlio di un chirurgo di Halle, studiò dapprima musica con F. W. Zachow, poi (1702-03) iniziò gli studi giuridici all'univ. di Halle, ma, divenuto organista [...] napoletana, ne studiò le tendenze già meno virtuosistiche e più drammatiche, ne riportò a Londra nuovi libretti e nuovi cantanti. soprattutto per aggiunte e rimaneggiamenti di opere anteriori. ▭ L'arte di H., ancora più chiaramente di quella di J. S. ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] che, nell'ammirazione dei classici ritenuti insuperabili, affida all'arte plastica il mondo del bello, riservando alla poesia, che L. dice epica ma che in realtà intende drammatica, la dinamica dell'agire umano. Nella Hamburgische Dramaturgie ...
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Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] , che egli portò a vera opera d'arte, indipendentemente dalla musica; alcuni suoi melodrammi, infatti, furono spesso recitati come tragedie. M. aspirò alla semplicità e alla potenza drammatica della tragedia greca, di cui considerava il melodramma ...
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Drammaturgo spagnolo (Madrid 1562 - ivi 1635). Ebbe esistenza avventurosa, particolarmente ricca di fatti d'arme, di amori e di contese letterarie, tanto che fu considerato già nel suo tempo come il prototipo [...] cui si fa anche teorico assertore nella famosa operetta Arte nuevo de hacer comedias en nuestro tiempo (1609). non abbia tratto materia per messe in scena, dal comico al drammatico, dal sacro al novelesco, dalla commedia di puro intreccio a quella ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] mito; analogamente le conseguenze e il significato dell'azione drammatica sono chiariti spesso con l'intervento del deus ex unità in un comune accento di dolorosa drammaticità. Del resto l'arte di E., pur nella varietà dei tentativi, è più unitaria ...
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Scrittore norvegese (Kvikne, Hedmark, 1832 - Parigi, 1910). Studiò dapprima a Molde e poi nella capitale, dove conobbe Ibsen, Vinje e J. Lie, ma li lasciò ben presto per passare a occuparsi di letteratura, [...] virtù, ora il liberalismo brandesiano, l'assenza di forza drammatica vizia alla base sia gli uni sia gli altri. volontà di bene e buon senso che acume psicologico e senso dell'arte. Persino il dramma che già Brandes giudicava il suo capolavoro, Over ...
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Letterato veneziano (Venezia 1720 - ivi 1806), fratello di Gasparo. Fu tra i fondatori dell'Accademia dei Granelleschi; avverso al rinnovamento scientifico e letterario del secolo, fu mosso a scrivere [...] ) in cui ripropose situazioni e maschere della commedia dell'arte, mescolando comico e tragico, magico e realistico: la più magico e di realistico, l'inosservanza di ogni regola drammatica appartengono alla storia del preromanticismo: e questa fu la ...
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drammatica
drammàtica s. f. [der. di drammatico]. – In genere, lo stesso che arte drammatica, intesa come l’arte di comporre opere destinate al teatro o di rappresentarle sulla scena: la d. ebbe in quell’epoca numerosi cultori. Anche, ma poco...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...