Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] distinto da lui, e nei musaici di Venezia è riferito alle Dominazioni. La sua lotta col drago è scena amata dall'artecarolingia e ottoniana e torna nella porta di bronzo del Santuario di S. Michele a Monte Gargano, eseguita a Costantinopoli nel 1076 ...
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STAGIONI
Lucio GIALANELLA
Salvatore AURIGEMMA
Rosanna TOZZI
. Astronomia. - Definizioni. - Il Sole, nel moto apparente, descrive sulla sfera celeste un cerchio massimo detto eclittica, cerchio [...] Tessaglia deriva direttamente da tale composizione. All'artecarolingia anche la letteratura del sec. VIII la Renaissance, L'Aia 1932; A. Colasanti, Le stagioni nell'antichità e nell'arte cristiana, in Rivista d'Italia, IV (1901), p. 669 segg.; A. ...
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È l'antica Forum Iulii (v. sotto). La città sorge sulle ultime propaggini delle Prealpi Giulie, allo sbocco della valle del Natisone nel piano, sulla via che conduce nel medio Isonzo, 16 km. a E. di Udine, [...] S. Michele, ma destinato a passare in duomo, è in Italia il più genuino esempio d'arte barbarica longobarda. Ai tempi del dominio franco, cioè dell'artecarolingia sul finire del sec. VIII e il principio del IX, si è localmente sempre fatto risalire ...
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Nel Vangelo (Luca, XXIV 50-53) e negli Atti degli Apostoli I,1, segg.) si legge che Gesù Cristo, 40 giorni dopo la sua resurrezione, dal Monte degli olivi, dove aveva iniziato la sua passione, alla presenza [...] della scena ebbe a subire in Occidente. L'artecarolingia, nel sacramentario di Drogone e nella bibbia di of Archaeology, XIX (1915), p. 277 segg.; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Il Medioevo, Torino 1927; L. Bréhier, L'art chrétien, ...
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paesaggio, pittura di Genere pittorico che, avendo come unico o principale soggetto la rappresentazione dello scenario naturale, cominciò a configurarsi come un genere artistico autonomo nell’arte occidentale [...] sec. a.C., Musei Vaticani)
Durante il Medioevo, pur nella persistenza di motivi ellenistici, talora nell’arte bizantina e nell’artecarolingia, l’elemento naturale va assumendo un valore simbolico e decorativo. Con il romanico, ma soprattutto con ...
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virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] le sette V. sono personificate da figure femminili che, soprattutto con il rinascere dell’interesse per l’allegoria con l’artecarolingia (Bibbia di Carlo il Calvo, 9° sec., Roma, S. Paolo fuori le mura) compaiono sempre più frequentemente, in vari ...
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Orafo attivo nella prima metà del sec. 9º, autore dell'altare d'oro di S. Ambrogio a Milano commissionato dall'arcivescovo Angilberto II. Nonostante un'apparente diversità stilistica tra il lato frontale [...] varie tecniche (sbalzo, filigrana, smalto) pongono quest'opera come l'espressione più alta dell'arte dell'Italia settentrionale in epoca carolingia, mettendo in evidenza una complessa cultura figurativa che affonda le proprie radici nel mondo tardo ...
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LOMBARDIA
Guglielmo Scaramellini
Elisabetta Roffia
Sandra Sicoli
Maurizio Caperna
(XXI, p. 419; App. II, II, p. 228; III, I, p. 1001; IV, II, p. 355)
La realtà lombarda è piuttosto variegata e complessa, [...] Santa Perpetua, datati da C. Bertelli all'epoca carolingia. Di un artista dell'8° secolo sono ., Storia di Monza e della Brianza, 2 voll., ivi 1973; Tesori d'arte nella terra dei Gonzaga, Catalogo della mostra, Mantova 1974; Lo studiolo d'Isabella ...
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Vaso da bere a corpo più o meno profondo, a bocca circolare, e munito di anse e di piede.
Archeologia. - Il tipo del calice appare con forme già sviluppate nella civiltà eneolitica di Grecia e di Sicilia, [...] argilla, l'oro e l'argento, e nell'età romana il vetro.
Arte. - Dalle origini cristiane alla fine del sec. XII furono in uso di scyphi. Con i calici ministeriali si riconnette, dall'epoca carolingia, il cannello d'oro o d'argento - ancora oggi usato ...
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MALLES VENOSTA (A. T., 20-21)
Giuseppe Gerola
Uno dei più caratteristici paesi dell'alta Val Venosta (provincia di Bolzano), situato a 1050 m. s. m.; spicca di lontano con la sua torre rotonda (il Drossturm, [...] , di offerenti e di scene di martirio, dell'età carolingia. Insieme con la vicina chiesa di Monastero (nella valle di Procolo a Naturno, presso Merano, costituisce un nucleo monumentale d'arte cristiana molto vetusto.
Al comune di Malles (247 kmq.; ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
ottoniano
agg. – Relativo agli Ottoni, re di Germania e imperatori, e alla loro dinastia che regnò dal 1180 al 1918. In partic., arte o., l’arte fiorita in Germania e in parte in Lombardia, sotto la protezione degli imperatori sassoni e poi...