Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco.
Arte
Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura [...] , in alcuni casi, fino al 16° secolo. Rispetto all’arte del precedente periodo romanico, che pur ne contiene le premesse, Limbourg.
Letteratura
Per il romanzo gotico ➔ gòtico, romanzo.
Paleografia
Scrittura gotica
Fu così chiamata nel Rinascimento ...
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Arte
Pasta di gesso e colla usata per decorare oggetti (scatole, specchi, cornici ecc.) o mobili (cassoni). Sul supporto, ligneo o di cartone, di tali oggetti si incollava un velo di tela, poi rivestito [...] Di p. erano anche eseguiti i nimbi e altri elementi in rilievo sulle tavole dipinte, specie nell’artegotica.
Farmaceutica
Preparazione costituita da sostanze polverizzate mescolate con zucchero e pressate, dopo semplice inumidimento, generalmente ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] innovatore fu Iacopo della Quercia (attivo anche a Bologna), che trae ispirazione dall’arte romana e dai valori drammatici dell’artegotica. Le naturalistiche terrecotte policrome e invetriate, impiegate anche in architettura, furono prodotto tipico ...
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Scultore (n. in Puglia, e non, come si è congetturato, a Pulìa presso Lucca, verso il 1210 o, più verisimilmente, nel 1220 - m. tra 1278 e 1287). N. ha lasciato la sua inconfondibile impronta in opere [...] nobiltà si esprime in un linguaggio ricco di cadenze ampie e maestose. Non mancano, nel pergamo di Pisa, motivi dell'artegotica; negli archi trilobi su cui poggia il parapetto, nell'architettura dello sfondo dei rilievi, nel modo di trattare, qua e ...
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Pittore senese (m. prima del 1319). Padre della grande pittura senese del Trecento, nel suo percorso artistico modulò lo stile tradizionale dell'arte bizantina con gli elementi di novità presenti nell'arte [...] nei musei di Londra, Washinghton, New York). In questa, l'arte di D. appare fondata sulla conoscenza dei modi aulici della pittura bizantina, pur elaborando anche novità gotiche, senza che ne sia contraddetto l'effetto plastico, non vigoroso, ma ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] indipendenza da Bisanzio. Mentre la pittura rimane prevalentemente bizantina, in architettura si ebbero notevoli manifestazioni dell’artegotica, specie nelle isole, soprattutto in chiese e castelli. Scarsi gli esempi di architettura civile (palazzi ...
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Poeta, incisore, pittore (Londra 1757 - ivi 1827). Si dedicò giovanissimo all'arte e alla letteratura, studiò incisione e frequentò per breve tempo la Royal Academy (1779). Spirito ribelle e visionario, [...] cui contribuirono certamente la poetica del sublime, la mistica di Swedenborg e, nell'ambito più propriamente visivo, l'artegotica inglese (tra i suoi primi disegni sono quelli delle tombe di Westminster per la Society of antiquaries), Michelangelo ...
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Storico dell'arte e architetto (Padova 1803 - ivi 1880). Studiò legge, pittura e architettura con G. Japelli. Avversario del neoclassicismo, fu un grande ammiratore dei primitivi e appoggiò quindi con [...] (3 voll., in collab. con L. Chirtani e T. V. Paravicini, 1877 e segg.). Fra le opere architettoniche, che testimoniano tutto il suo entusiasmo per l'artegotica, la più nota è la facciata (1848) della quattrocentesca chiesa di S. Pietro a Trento. ...
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Famiglia di artisti veronesi, il cui capostipite è Guglielmo (m. 1420). Segue Bartolomeo, scultore (1410 circa - 1486 circa), che fu dapprima a contatto con l'artegotica veneziana (sculture di Colognola [...] alla scuola di Liberale, del quale mantiene le tendenze gotiche. Tipici di lui i cicli di affreschi della chiesa Madonna del Gelsomino (Museo di Castelvecchio). In seguito risentì dell'arte di L. Lotto e del Romanino: notevoli le Allegorie (Museo ...
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Pittore (Birmingham 1833 - Londra 1898), una delle principali figure del movimento preraffaellita. In Francia (1855) e in Italia (1859; 1862) s'interessò soprattutto all'artegotica e quattrocentesca. [...] lo condusse a occuparsi, con W. Morris, di arte decorativa: vetrate, mosaici, illustrazioni, rilegature, arredamenti ecc dal movimento preraffaellita e accostando alla tendenza detta "l'arte per l'arte" e al gusto detto "art nouveau" (Il re ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo linguistico germanico, nota soprattutto...