METZ
E. Ponzo
(lat. Divodorum, Civitas Mediomatricorum; Mettis, Metis, Mes nei docc. medievali)
Città del Nord della Francia, situata nella regione della Lorena (dip. Moselle), poco a S della confluenza [...] culturale. Alla morte di Teodoberto II (596-612) i potenti del regno, fra i quali Pipino I il Vecchio e Arnolfo, vescovo di M. fra il , grazie a un'incisione del sec. 17°, opera di Chastillon (Histoire de Metz, 1986, p. 187), è noto l'aspetto del ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] Ennen, 1972).Particolarmente significativi furono sulla Mosella i casi diMetz, Toul e Treviri, che mantennero una forte popolazione dell'intervento duecentesco e trecentesco progettato da Arnolfodi Cambio e riassumibile nell'ultima grandiosa cinta ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] Fourteenth Century, Paris 1935; M. Weinberger, The Master of S. Giovanni, BurlM 70, 1937, pp. 24-30; P. Metz, Die Florentiner Domfassade des Arnolfodi Cambio, JPreussKS 59, 1938, pp. 121-160; I. Falk, Studien zu Andrea Pisano, Hamburg 1940; M. Salmi ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] diMetz, più evidenti nella serie delle placchette che formavano un paliotto destinato alla cattedrale di . Romanini, Nuove tracce per il rapporto Giotto-Arnolfo in S. Gottardo a Milano, in Scritti in onore di Roberto Pane, Napoli 1972, pp. 149-185 ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] Mortifiement de vaine plaisance è a Metz (Bibl. Mun., 1486) - Renato fu, fino alla morte di Carlo VII, stretto alleato della , I Cistercensi e la formazione diArnolfodi Cambio, in Studi di storia dell'arte in memoria di Mario Rotili, Napoli 1984, pp ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] figura giacente, che trovò la sua massima espressione nelle realizzazioni diArnolfodi Cambio (v.), prima fra tutte il sepolcro del cardinale si ebbe nel Capitolo generale di Parigi (1246), ribadita a Londra nel 1250 e a Metz nel 1251 -, le ymagines ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] - ma taluno ha anche avanzato per esse l'ipotesi diArnolfodi Cambio (Ragghianti, 1935) - quanto per il blocco con Museen, in Festschrift für Peter Metz, Berlin 1965, pp. 204-213; G. Previtali, Sulle tracce di una scultura umbra del Trecento, ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] creazione di un nuovo tipo di c. a opera diArnolfodi Cambio (v.), che realizzò il c. di S. Paolo f.l.m. nel 1285 e quello di S. piuttosto che un c. -, e del frammento di arco della cattedrale di Saint-Etienne a Metz, attribuito al c. (reba) che il ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] è stato giustamente indicato il gruppo episcopale della cattedrale diMetz che, tra la fine del sec. 8° e La cattedrale gotica: il caso diArnolfo a Santa Maria del Fiore, in Storia dell'arte italiana, 12, Momenti di architettura, Torino 1983, pp. ...
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PAPA
M. Mihályi
Fin dalle sue confuse origini l'episcopato di Roma puntò ad affermare il proprio vescovo come p., guida di tutti i seguaci di Cristo: compito difficile, il cui carattere subì nei secoli [...] -1984, I, pp. 180-187), nella quale Guarino, abate di Saint-Arnould a Metz, presenta a Leone IX il modellino della sua chiesa, il p giubileo del 1300. Dopo due soli anni di pontificato commissionò ad Arnolfodi Cambio (v.) il proprio sepolcro, una ...
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