Drammaturgo francese di origine armena (Kislovodsk, Stavropol′, 1908 - Parigi 1970); stabilitosi a Parigi nel 1924. Esordì nel 1950 con L'invasion e La grande et la petite manoeuvre, in cui si avvertono [...] echi della lezione kafkiana, dell'espressionismo tedesco e soprattutto del teatro della crudeltà di A. Artaud. Cosciente di una fatalità che divide gli uomini in persecutori e perseguitati, A. è teso qui ...
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SEMPAD (arm. Smbat; pron. armena occidentale: Smpəd)
Almo Zanolli
Contestabile armeno, fratello di re Hethum I dei Rubenidi, storico e giurista, morto nel 1297. La sua opera principale è la codificazione [...] viva del suo tempo, sono fra i più insigni documenti per lo studio dell'armeno medievale della Cilicia.
Bibl.: G. Zarbhanelian, Storia dell'antica letteratura armena (in armeno), 3ª ed., Venezia 1897, pp. 766-772; F. N. Fink, Geschichte der arm. Litt ...
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MECHITARISTI
Giuseppe Frasson
. Congregazione monastica armena sussistente come un gruppo a parte dell'ordine benedettino. Mechitar (Mxithar) Pietro di Sïvas (v.), che le diede il nome, fu indotto [...] guerra tra Veneziani e Turchi. Mechitar con i suoi riparò a Venezia, dove fino dal sec. XIII era una fiorente colonia armena, con una propria chiesa dedicata alla S. Croce, a S. Giuliano. Pochi padri furono lasciati a Modone a custodia dei beni ...
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vardapèt Titolo ecclesiastico della Chiesa armena dapprima riservato agli ieromonaci, poi esteso al clero vedovo e celibe. L’ufficio comporta la predicazione, l’assistenza dottrinale ai vescovi residenziali, [...] il potere absolvendi et ligandi nel foro interno sacramentale ed extrasacramentale ...
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Figlio (m. 1574) di una armena, ottenne il trono di Moldavia nel 1572 a prezzo di grosse somme e vi rimase sino al 1574 creandosi fama di uomo crudele e rapace. Prese le armi contro la Turchia e il principe [...] di Valacchia, ebbe qualche successo occupando Bucarest e Cetatea-Albǎ, ma infine, tradito dai boiari, cadde prigioniero dei Turchi che lo misero a morte ...
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Generale bizantino (m. 1047) di origine armena; nel 1047 fu proclamato imperatore dalle milizie della Macedonia, insorte contro Costantino IX. La rivolta fu domata dopo tre mesi: T. fu catturato e accecato. ...
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Scrittore e diplomatico levantino, di origine armena (Costantinopoli 1740 - Brèvres, Val-d'Oise, 1807); ministro di Svezia a Costantinopoli (1782-83), fu poi anche a Parigi e a Vienna. Ma è più noto per [...] il suo Tableau général de l'Empire Ottoman (1787-90), il quale, benché non esente da errori, fu a lungo la principale fonte d'informazione per l'Europa sulla storia e sulle istituzioni dell'impero ottomano ...
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Mezzosoprano e compositrice statunitense d'origine armena (Attleboro 1925 - Roma 1983). Esordì a Napoli nel 1957 e si dedicò prevalentemente all'attività concertistica rivelandosi come una delle sostenitrici [...] più valide della "nuova vocalità". Considerata una delle maggiori interpreti della musica contemporanea, ha coltivato anche il genere folcloristico, la musica da cabaret ed è stata apprezzata interprete ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] poi, nel sec. IX, quella dinastia dei Bagratidi, che diede sino a tre quarti del sec. XI l'ultima fioritura dell'arte armena. E sorgono così la chiesa dei Ss. Apostoli a Qārṣ, il monastero di Sanahin, le cattedrali di Marmašen, Ani e Kutais, le ...
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Cantante, attore e compositore francese di origine armena (Parigi 1924 - Mouriès 2018). Scoperto da E. Piaf, arrivò al successo nel 1956, inserendosi ben presto nella cerchia dei più noti e apprezzati [...] chansonniers francesi. Le sue canzoni, proposte con una voce dall'inconfondibile timbro roco, hanno il loro punto di riferimento costante nell'amore, un amore-passione evocato all'insegna del più genuino ...
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armeno
armèno agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Armenia, regione e repubblica autonoma dell’Asia Minore; relativo o appartenente agli Armeni (gr. ᾿Αρμένιοι, lat. Armenii), popolo abitante dell’Armenia da epoca remota (e ora dislocato in maggioranza...
vannico
vànnico (o vànico) agg. e s. m. [dal nome del lago di Van, nell’altopiano armeno, e della città omonima, oggi provincia della Turchia, che fu l’antica capitale dell’Urartu e poi uno dei principali centri della civiltà armena] (pl....