Vescovo di Arles (sec. 4º); fiancheggiò la politica ariana dell'imperatore Costanzo e fece condannare (356) Ilario di Poitiers. Fu poi scomunicato e deposto nel Concilio di Parigi (360 o 361). ...
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Monaco (m. 449) a Lérins, poi vescovo di Arles (429), venne a conflitto, circa i diritti metropolitani della sua sede, con il papa s. Leone Magno, che lo spogliò di essi (ma solo nel 445); scrisse la vita [...] del suo predecessore s. Onorato, fondatore di Lérins; di altre sue opere si conserva assai poco; fu semipelagiano e, in polemica con Prospero d'Aquitania, combatté il predestinazionismo agostiniano ...
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Preposto dal 412 alla morte (426) alla sede episcopale di Arles, si batté accanitamente per affermarne il primato sulle altre sedi della Gallia meridionale; in ciò fu assecondato dal papa Zosimo che nel [...] 417 attribuì ad Arles una particolare autorità nella Gallia Viennensis e Narbonensis I e II, mentre il papa Bonifacio I limitò in vario modo i poteri di Patroclo. Promosse il culto di san Trofimo; combatté i pelagiani di Gallia. Morì assassinato. ...
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Figlio (m. Arles 947) del conte di Arles, Lotario, cui succedette (898), divenendo poi duca e quindi re di Provenza (924). Chiamato in Italia dai grandi nobili e da papa Giovanni X per essere opposto a [...] del re di Borgogna, Berta, mentre Lotario ne sposava la figlia Adelaide. Alla metà del secolo la fortuna di U. declinò; una congiura gli oppose Berengario, e allora, dopo aver fatto riconoscere re d'Italia il figlio Lotario, si ritirò ad Arles. ...
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Monaco (m. Arles 429); fondò, sul modello dei monasteri orientali da lui conosciuti durante un viaggio in Oriente, il monastero di Lérins. Dal 426 vescovo di Arles; s. Ilario ne scrisse una biografia. [...] Festa, 16 gennaio ...
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Bibliofilo (Arles 1729 - Parigi 1786). Laureatosi in giurisprudenza a Parigi, si ritirò poi nella sua regione e fra i libri. Ricoprì cariche amministrative a Aix e ad Arles. Legò la sua biblioteca, ricca [...] di oltre 100.000 opere, alla città di Aix-en-Provence, ove tuttora si conserva ...
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Pubblicista e rivoluzionario francese (Arles 1747 - ivi 1817). Militare fino al 1782, accolse con entusiasmo le idee rivoluzionarie del 1789 e scrisse un Catéchmisme du Tiers État. Sindaco di Arles, commissario [...] a Marsiglia poi ad Avignone, deputato alla Legislativa (1791), giacobino, durante la Convenzione fu membro del tribunale rivoluzionario. Imprigionato all'indomani del processo contro i Girondini, da lui ...
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Incisore e ritrattista (Arles 1716 - Avignone 1764). La sua opera più nota e il ritratto a bulino di Augusto III di Polonia, tratto da H. Rigaud. ...
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arlesiano
arleṡiano agg. e s. m. (f. -a). – Di Arles, cittadina della Francia sud-orient.; abitante o nativo di Arles. L’Arlesiana, titolo di un dramma (fr. L’Arlésienne) di A. Daudet con musiche di scena di G. Bizet (1872), e di un libretto...
arelatense
arelatènse agg. [dal lat. Arelatensis, der. di Arelate o Arelatum, nome lat. corrispondente al fr. Arles], letter. – Di Arles, cittadina della Francia sud-orient.: concilio arelatense.