BONVICINI (Buonvicini, Bonvicino, Buonvicino), Pietro
Rosaria Amerio Tardito
Di famiglia originaria della Valsolda, nacque a Lugano verso il 1741. Svolse la sua prima attività come aiuto di Filippo [...] del Robilant un vittonismo sulla base "di raffinati sviluppi rococò" (Carboneri) non lontani da C. A. Rana, 1963, pp. 159 s.; N. Carboneri, in Mostra del Barocco Piemontese, I, Architettura e scenografia, Torino 1963, pp. 80 s.; C. Brayda - L. Coli - ...
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ASTARITA, Giuseppe
Oreste Ferrari
Attivo a Napoli tra il 1745 e il 1774, se ne ignorano i dati anagrafici. È ricordato dal De Dominici (1742) tra i migliori allievi dell'architetto Dom. Antonio Vaccaro. [...] più interessanti di quel graduale passaggio dal gusto rococò della tradizione vaccariana a più organiche strutturazioni spaziali di tipo pre-classicheggiante, che caratterizzò l'architettura napoletana intomo alla metà del Settecento. Particolarmente ...
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FONTANA, Antonio
Vincenzo Rizzo
Si ignorano gli estremi anagrafici del F., nato probabilmente intorno alla metà del sec. XVII e attivo come scultore nell'Italia meridionale. Il primo incarico documentato [...] storti - il cui impiego denota già un gusto di carattere rococò - e pezzi di intaglio in marmo rosso di Spagna, storia dell'arte, Napoli 1987, p. 61; G. Amirante, Architettura napoletana tra Seicento e Settecento. L'opera di A. Guglielmelli, Napoli ...
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DE SIMONE, Giovanni
Vincenzo Rizzo
Documentato a Napoli dal 1734 al 1753, nacque presumibilmente verso la fine del Seicento. La sua attività di pittore decoratore, sempre per interventi di alto livello, [...] e da Crescenzo Gamba.
Di questo decoratore di pretto gusto rococò non si conoscono né il luogo né la data di morte 62), p. 222; G. Fiengo, Documenti per la storia dell'architettura e dell'urbanistica napoletana del Settecento, Napoli 1977, pp. 46 ss ...
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FONTANA, Riccardo
Alfonso Garuti
Nacque probabilmente a Carpi (Modena) nel 1712 circa, da famiglia originaria di Fabbrico (Reggio Emilia), figlio di Giovanni e di Antonia Riccardi. Il Cabassi (1784, [...] dal Dosi, il F. iniziò presso di lui lo studio dell'architettura civile, mentre per mantenersi agli studi mise a frutto le proprie doti richiama elementi classici interpretati con grazia rococò di ascendenza borrominiana. Una spiccata ricerca ...
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CALEGARI (Callegari), Giovanni
Silla Zamboni
Architetto ornatista bolognese, nato intorno al 1753 e morto nel 1812, come riferisce G. Bianconi; la sua presenza documentata come studente di architettura [...] del C. segue l'evolversi della cultura artistica bolognese dal rococò al neoclassico. Significativa in questo senso è la testimonianza di alcune invenzioni di architettura decorativa tuttora esistenti; nella loggia al primo piano dell'università ...
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CHIARI, Luigi (Luiz, Luis)
Margherita Azzi Visentini
Non si conoscono gli estremi cronologici né si hanno notizie sulla origine o sulla formazione del C., operoso in Portogallo come decoratore, stuccatore, [...] attività si svolse ad Oporto, città ancora immersa nel gusto rococò, dove egli per primo si fece patrocinatore delle nuove tendenze che, formatosi come decoratore, si dedicò poi all'architettura, e questo è indice della penuria di architetti locali ...
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CORBELLINI, Antonio
Ruggero Boschi
Nacque a Pellio Superiore (prov. di Como; cfr. contratto del 173 nell'Archivio parrocchiale di Coccaglio) negli ultimi anni del sec. XVII; fratello di Giacomo Antonio [...] in Il Popolo di Brescia, 1° maggio 1936; G. Cappelletto, L'architettura dei sec. XVII e XVIII, in Storia di Brescia, III, Brescia 368-71; L. Grassi, Provincie del Barocco e del Rococò. Proposta di un lessico biobibliogr. di architetti in Lombardia, ...
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CAMPAZZO (Campazzi), Dionigi
Simonetta Coppa
Scarse notizie si posseggono intorno a questo architetto, attivo a Milano e nel Milanese nella seconda metà del Cinquecento: nel 1576-77 è citato nelle registrazioni [...] 2, pp. 153, 155 s.; Id., Fonti per la storia dell'architettura milanese dal XVI al XVII secolo: Il Collegio degli agrimensori ingegneri e architetti . 124, 126; L. Grassi, Province del Barocco e del Rococò..., Milano 1966, p. 99; P. Mezzanotte-G. C. ...
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DE PIAN, Antonio
Egidia Coda
Figlio dell'incisore Giovanni Maria, nacque a Venezia nel 1784. Iniziò la propria formazione artistica a Venezia, subendo l'influsso della grande tradizione veneta settecentesca, [...] , che per primo aveva proposto una sintesi tra elementi rococò e modi classicisti. Se infatti il D. dové meditare und Biedermeier (catal.), Wien 1969, p. 39; Disegni antichi-architettura-scenografia-ornamenti (catal.), Milano 1978, schede 96-98; E. ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello stesso proprietario), sia in zone pregevoli...