Capoluogo dell'antica popolazione degli Erei, abitanti nell'Arcadia occidentale, sulle rive dell'Alfeo e del suo affluente Ladone; i confini del loro ristretto territorio arrivavano a ovest fino al fiume [...] in Erea di nove demi circonvicini; tuttavia, per l'abbandono di Sparta, fu costretta poco dopo a rientrare nella Lega arcadica; dopo il 240 fece parte della Lega achea e in questo turbolento periodo, per la sua importanza strategica, fu contesa ...
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E il nome dell'edifizio, o anche soltanto del luogo, in cui si adunava quel consiglio che - in contrapposto all'assemblea del popolo (agorà, ecclesia) - è generalmente chiamato bulè (βουλή) nella costituzione [...] un portico al teatro, simile d'altronde al Telesterion di Eleusi. In esso si adunavano i rappresentanti confederali delle comunità arcadiche.
Priene ci ha restituito negli scavi recenti il più importante di tali edifizî di adunanza. Si tratta di un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dei filosofi e dell’Encyclopédie, il secolo di Newton e della [...] su dominanti razionalistiche il mobile gioco combinatorio dell’ingenium secentesco e lo converte nel wit regolato delle poetiche arcadiche e cartesiane, in nome di un classicismo che ripropone con sapiente mestiere e con lucida misura la precisione ...
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DE TOTIS, Giuseppe Domenico
Giovanna Romei
Nacque probabilmente a Roma nel 1644 o 1645. Percorse una dignitosa carriera presso la corte pontificia: monsignore, fu referendario della Segnatura. Fece [...] 'ogni poesia, III, 2, Milano 1744, pp. 434, 478 s., 498; A. Ademollo, I teatri di Roma, Roma 1888, pp. 165, 169; I. Carini, L'Arcadia dal 1690 al 1890, Roma 1891, I, pp. 454 ss.; M. Maylender, St. d. Acc. d'Italia, V, Bologna 1930, pp. 370-81, 398; U ...
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Regione storica della Grecia centrale, abitata dagli Etoli. Gli antichi Greci distinguevano una vecchia E. (ἡ ἀρχαία Αἰτωλία) e un’E. ‘aggiunta’ (ἡ ἐπίκτητος Αἰτωλία). La prima, in buona parte piana, [...] si accrebbe nel Nord della Grecia. Riuscirono poi a penetrare nel Peloponneso (244) alleandosi con alcune città arcadiche; contemporaneamente inaugurarono una politica marittima fondata sulla pirateria e sull’immunità concessa ad alcune città di mare ...
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Favolista, nato a Scarperia il 4 giugno 1754, morto a Firenze il 25 maggio 1825. Sacerdote, maestro nel Collegio Eugeniano, diventò poi professore di matematica e filosofia nelle Scuole Leopoldine. Ebbe [...] . Meno felice appare nei Sonetti pastorali, editi in Firenze, a più riprese, dal 1789 in poi, nei quali le tendenze arcadiche prendono la mano al poeta. Così non gli riuscirono Le pastorali per il Santo Natale, mentre il suo piccolo mondo paesano non ...
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GABRIELLI, Prudenza
Lucinda Spera
Appartenente a una illustre casata romana, nacque a Roma il 17 dic. 1654 da Mario (fratello del cardinale Giulio e parente di papa Clemente X) e Maddalena Falconieri, [...] e Bibl.: G.M. Crescimbeni, Comentarj… intorno alla istoria della volgar poesia, II, t. 2, Roma 1710, p. 432; Notizie istoriche degli Arcadi morti, III, Roma 1721, pp. 14-17; F.S. Quadrio, Della storia e della ragione d'ogni poesia, II, t. 1, Milano ...
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SANTUCCI, Loreto Antonio
Alviera Bussotti
– Nacque a Nomento (oggi Mentana) il 7 aprile del 1772 da Filippo Santucci e da Annunziata Borgia, primo di otto figli e nipote di Antonio Borgia, poeta [...] letterario e di Belle Arti, XIV (1847), 4, pp. 31 s.; F. Fabi Montani, Elogio storico di monsignor L. S., in Giornale Arcadico di Scienze, Lettere ed Arti, CXXI (1849-50), pp. 120-136; Id., Elogio storico di Monsignor L. S., Roma 1851; G. Moroni ...
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DE CARO, Lorenzo
Mario Alberto Pavone
Pittore napoletano, fu attivo dal 1740 al 1761.
La produzione pittorica del D., inizialmente confusa con quella di un inesistente L. D. Cayo, è stata oggetto di [...] della macchia in termini di palese opposizione alla perdurante continuità del verbo accademico e soprattutto alle delicate atmosfere arcadiche proposte dal De Mura con un inconfondibile chiarore timbrico, ridotto presto a puro virtuosismo tecnico. È ...
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CASINI, Francesco Maria
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo l'11 nov. 1648 da Carlo e Olinipia Albergotti. Apprese nella città natale i primi rudimenti di grammatica e di retorica risolvendosi assai presto [...] di Chiesa e austero predicatore. Non è tuttavia improbabile che proprio questa comunanza con le idee e le convenzioni arcadiche abbia preservato il C. da quegli eccessi concettistici da cui non andarono esenti i contemporanei ed abbia contribuito a ...
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arcade
àrcade agg. e s. m. e f. [dal lat. Arcas -ădis, gr. ᾿Αρκάς -άδος]. – 1. Dell’Arcadia (v.); abitante o nativo dell’Arcadia: i pastori a.; arcadico, che ricorda l’Arcadia favoleggiata: Si riposava all’ombra d’uno speco Arcade, sotto un...
arcadia
arcàdia s. f. – Propr., nome di una regione dell’antica Grecia, nel Peloponneso, considerata, nella trasfigurazione letteraria, come luogo di una serena vita pastorale, dedita ai piaceri della natura e del canto; tale nome fu attribuito...