TYLOS (Τὑλος)
J.-F. Salles
Sotto questo nome gli autori classici designano, dopo la conquista di Alessandro Magno, la principale isola dell'arcipelago di Baḥrain, nel Golfo Persico, tra la costa dell'Arabia [...] , datato alla seconda metà del III sec. a.C., proviene da un'officina araba sconosciuta ma ellenizzata, che usa leggende aramaiche, forse la vicina città di Gerrha o forse la stessa Tylos. Gli influssi mesopotamici (Seleucia sul Tigri, Susa, Spasinou ...
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Sono due libri biblici, di contenuto storico, riconosciuti sia nel canone ebraico sia nel cattolico.
Nome e posizione nel canone. - Il loro titolo ebraico è Dibhĕrēhayyamīm, che significa "parole dei giorni", [...] dei tempi appunto di Ezechia.
Epoca. - Il fatto già accennato, che l'ebraico usato nelle Cronache è profondamente infetto di aramaismi, mostra da sé solo che l'opera è sorta in un'epoca assai tardiva. Questo principio è confermato da dati contenuti ...
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PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra; arabo Tadmur)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Renato BARTOCCINI
Oasi situata nel deserto siro-arabo a metà strada circa tra il Mediterraneo e l'Eufrate, a circa 300 km. da questo [...] centinaia e in continuo aumento in seguito agli scavi in cors, sono redatte in un alfabeto derivato da quello aramaico (v. alfabeto, II, p. 377; epigrafia, XIV, p. 69), che presenta notevole somiglianza con la cosiddetta "quadrata" ebraica; accanto ...
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SAMARITANI
Giuseppe Ricciotti
Quando, nel 721 a. C., la città di Samaria fu distrutta dagli Assiri, gli abitanti israeliti della città e del regno omonimo furono deportati in massima parte in Assiria [...] al ritorno dei Giudei dall'esilio di Babilonia, nella quale regione gli esuli cominciarono a servirsi abitualmente dell'aramaico, che poi importarono in patria sostituendolo all'ebraico. Le successive vicende storiche, e specialmente l'ostilità fra i ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] la mediazione degli Etruschi, a uno stadio più antico e originario, costituito dalla cultura e dalla lingua di Noè, l'aramaico. L'approccio alla materia è però sensibilmente differente da quello del suo collega e amico, così come da quello dell ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] urbani e larga superiorità produttiva, regione egemonizzata dalla cultura ellenica ma ricca di culture e tradizioni locali armene, aramaiche, siriache, ebraiche e copte, sui cui bordi fra Sinai ed Eufrate si affacciava sempre più decisamente la ...
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Vedi PERSEPOLI dell'anno: 1965 - 1996
PERSEPOLI (v. vol. VI, p. 70)
P. Calmeyer
Delle quattro maggiori città degli Achemenidi, le nostre conoscenze su Ecbatana e Babilonia purtroppo non sono migliorate, [...] dipendere dal cambiamento di materiali di scrittura: forse il passaggio dalle tavolette d'argilla elamitiche alle pergamene aramaiche.
Tutti questi edifici e rilievi rimasero incompleti, quello della porta di accesso alla Sala delle Cento Colonne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'organizzazione dell'Impero persiano e l'eredita assira
Michael Jursa
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
Nel corso di pochi decenni, l’Impero persiano [...] studio delle fonti orientali. Fra queste emerge per la sua ricchezza un archivio di migliaia di tavolette elamite e aramaiche trovato nel palazzo di Dario I a Persepoli. Questi testi hanno la loro origine nell’amministrazione centrale dell’Impero ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La nascita e l'evoluzione della scrittura
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scrittura costituisce la prima grande [...] ha un’ampia diffusione in tutta l’area medio-orientale e si trova alla base delle scritture aramaiche ed ebraiche. Dalla scrittura aramaica sarebbero derivate in seguito varie forme di scrittura come il siriaco, certe scritture indiane, il palmireno ...
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Le due lettere di S. Paolo, dirette alla comunità di Corinto, sono fra le più importanti del suo epistolario e utilissime a farci conoscere la vita di quei primì raggruppamenti di cristiani. Corinto non [...] li saluta egli stesso, scrivendo di sua mano: Se alcuno non ama Gesù Cristo sia anatema. Maran atha - parole aramaiche che possono significare: "Il Signore è venuto" (ebraico), oppure: "Venga il Signore" (ebraico): cfr. Dalman, Grammatik des jüdisch ...
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aramaico
aramàico agg. e s. m. (pl. m. -ci). – Del popolo arameo, degli Aramei: lingua a. (o, come s. m., l’aramaico), lingua appartenente al gruppo occidentale delle lingue semitiche, parlata all’inizio dell’era volgare in Mesopotamia, Siria,...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...