Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] (termine apparso nel 1873) rifugge ora ogni forma di dialettalità, i binomi costume / moda, lessico popolare / aristocratico, via via dal mondo germanico le brachae, dal mondo arabo il ricamo (arabo raqama «scrivere o tessere») e dal regno dei ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] ’Otranto) (3 voll., Monaco 1956-1961), il Nuovo dizionario dialettale della Calabria (NDC) di Gerhard Rohlfs (Ravenna 1977) e (inglese, francese, tedesco, latino, greco, ebraico, arabo, olandese, russo, ecc.).
Alla documentazione dei nomi propri ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] , ovviamente, riflettono la situazione sociolinguistica dell’epoca: arabo classico ed egiziano, tedesco e svizzero tedesco in pertinente al tema di bilinguismo e diglossia tutta la letteratura dialettale che, dal Cinquecento in avanti, si pone in ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] (Tollemache 1968). Quanto alla componente dialettale, una fortissima differenziazione regionale conserva,
Pellegrini, Giovanni Battista (1978), Terminologia marinara di origine araba in italiano e nelle lingue europee, in La navigazione mediterranea ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] stesso gruppo dialettale. In questo caso è frequente, in aree di forte frammentazione e diversificazione dialettale, la formazione ragioni storiche e geografiche, in epoca medievale con l’arabo (➔ arabismi) e in epoca moderna con le lingue romanze e ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] francese; ted. Kredit, XV sec.) e tariffa (XV sec., dall’arabo ta‛rīfa).
Contemporaneamente, dapprima in latino (nel Liber abaci di Leonardo I. Roma e i Regni romano-germanici, «L’Italia dialettale» 6, pp. 1-56.
Sosnowski, Roman (2006), Origini ...
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AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] hanno esercitato il loro influsso, dal greco bizantino e dall'arabo all'antico francese e al catalano, e soprattutto riuscì, rigore scientifico con l'utilità pratica che i comuni vocabolari dialettali hanno per una più vasta cerchia di persone. Dai ...
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I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] da vari idiomi del Mediterraneo (camalu «facchino» dall’arabo, ➔ arabismi; mandilu «fazzoletto» dal greco, ecc.).
L’indebolimento, allora i caratteri salienti della scripta volgare e dialettale sono dati dalla continuità tematica e ideologica, nell ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] lombarda (Olivieri 1942). Direzione inversa, dall’italiano all’arabo, ha il glossario pubblicato da Teza 1893. Rari ), Reliquie volgari della scuola bergamasca dell’umanesimo, «L’Italia dialettale» 10, pp. 223-240.
Frasca, Salvatore (1949), Glossario ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] e filologie del mondo classico e romanzo, sanscrito, ebraico, arabo e (con studenti delle isole Ionie) neogreco. Vinta soluzione manzoniana del problema della lingua dopo G. I. Ascoli, in Italia dialettale, V (1929), pp. 129-71; V. Crescini, U. A. ...
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qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella toponomastica di paesi di lingua araba,...
casba
(o kasba) s. f. [forma italianizz. dell’arabo qaṣba «fortezza», che è la pronuncia dialettale dell’arabo class. qaṣaba; sono adottate talvolta anche le grafie francesi qasbah e kasbah]. – In generale, la parte interna di una città, o...