Baghdad
Margherita Zizi
Una città simbolo della civiltà araba
Capitale dell'Iraq, Baghdad è situata nella Mesopotamia, sul corso medio del fiume Tigri. Da sempre fulcro vitale del paese, punto d'incontro [...] tra il mondo mediterraneo e l'Asia centro-meridionale, la città è stata devastata dalle guerre che si sono succedute in Iraq a partire dall'ultimo decennio del Novecento: la ricostruzione e il ritorno ...
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al-Ḥī´ra Antica città dell’Iraq, sede della dinastia araba dei Lakhmidi, vassalli dell’Impero persiano. La corte di al-Ḥ., dove era predominante il cristianesimo nestoriano, ebbe in età preislamica importanza [...] politica e culturale di fronte all’elemento arabo beduino. Conquistata dai musulmani (633), decadde, soppiantata dal vicino centro di al-Kūfa. ...
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al-Kūfa Antica città dell’Iraq, sorta nei primi anni della conquista araba (intorno al 638 d.C.) sul corso inferiore dell’Eufrate, poco a S delle rovine di Babilonia. Si sviluppò come grande metropoli, [...] quale centro politico, economico e culturale dell’Iraq, fino alla fondazione di Baghdad, al cui sorgere iniziò la decadenza della città, che si accentuò e confuse con quella generale dell’Iraq dopo il ...
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Aleppo
P. Cuneo
(ittita Khalap; accadico Khallaba; gr. Βέϱοια; lat. Beroea; arabo Ḥalab)
Capoluogo della prov. (muḥāfaza) omonima della Rep. Araba Siriana, situato nella piana del fiume Quwayq (Queyq), [...] 'antica agorá. Dopo un periodo oscuro sotto gli Abbasidi, la città fu elevata al rango di capitale dagli Hamdanidi (945-1004), dinastia araba sciita fondata da Sayf al-Dawla, che costruì una vasta residenza suburbana, al-Halba, posta a km. 1 a O di ...
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(o Sassanidi) Dinastia iranica che regnò nella Persia dalla caduta del regno partico degli Arsacidi (224 d.C.) alla conquista araba (640 ca.). Al primo sovrano, Ardashīr, nipote dell’eponimo Sāsān, successero [...] circa 30 sovrani, l’ultimo dei quali, Yezdegerd III, che nel 651, fuggendo dinanzi agli Arabi invasori, fu assassinato nel Khorāsān. La dinastia ebbe notevole importanza politica, culturale e religiosa per la Persia e l’Asia Anteriore nel 3°-7° sec. ...
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Amudar’ja Fiume dell’Asia centrale (2620 km; bacino di 465.000 km2), noto agli antichi sotto il nome di Oxus e ai popoli di lingua araba sotto il nome di Gaiḥūn. Nasce dai ghiacciai (superiori a 6000 m) [...] sparsi sulle catene montuose che sormontano l’altopiano del Pamir, e nel corso superiore, per 1100 km, segue il confine fra Tagikistan, Uzbekistan e Afghanistan. Lo formano diversi rami (scoperti tra il ...
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(gr. ῎Εδεσσα) Antica capitale dell’Osroene (Mesopotamia settentrionale); l’attuale Urfa (Turchia). Fondata da Seleuco I di Siria (303 a.C.) sul luogo della precedente Ūrhāi, ebbe popolazione greco-araba. [...] scuola di studi filosofici e teologici. Disputata tra Persiani e Bizantini (6° e 7° sec.), nel 638 cadde in potere degli Arabi. Occupata (1031) dai Bizantini che l’avevano assediata più volte, fu poi espugnata da Baldovino di Fiandra, che ne fece la ...
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Bishapur
Antica città dell’Iran merid., 20 km a N-O di Kazerun, nel Fars. Fu fondata dal re sasanide Shahpur I (241-272), e cominciò a decadere dopo la conquista araba. Vi si sono conservati importanti [...] resti monumentali (tra cui un edificio di culto zoroastriano) e rilievi rupestri con l’effigie di Shahpur e di altri sovrani persiani ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...