(ar. Banū Lakhm) Tribù araba, stanziatasi tra il 300 e il 600 d.C. in Mesopotamia dove diede vita a un regno con capitale al-Ḥīra. Vassalli dei Sasanidi, i L. furono un elemento politico-militare e culturale [...] dominante nei 3 secoli che precedettero la nascita dell’Islam ...
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kùnya Nell’onomastica araba, l’appellativo composto di abū «padre» o umm «madre» (per es., Abū ‘Abd Allāh «padre di ‘Abd Allāh»), utilizzato di solito per designare la paternità rispetto al figlio primogenito. [...] D’uso molto frequente nel nome arabo, è stato ora sostituito in parte dal laqab (➔ ism). ...
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Storico copto di lingua araba del sec. 13º. Autore di una cronaca universale di storia preislamica e musulmana, importante per frammenti di opere più antiche da essa conservatici. Fu tra i primi autori [...] arabi a essere conosciuto ed edito parzialmente in Europa (Historia Saracenica, 1625). ...
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Sigla di Repubblica Araba Unita, nome assunto dalla formazione politica sorta nel 1958 dall’unione fra Egitto e Siria, con prospettive di estensione anche allo Yemen (poi fallite). Si sciolse nel 1961; [...] tuttavia l’Egitto mantenne la denominazione ufficiale di RAU fino al 1971 ...
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Liḥyā´n Antica popolazione araba del Hegiaz, con centro a Dedān (attuale el-‛Olā). Al principio dell’era volgare ebbe un proprio regno che, alla caduta di quello nabateo (105 d.C.), estese il suo potere [...] anche su al-Ḥiǵr (Madā’in Ṣāliḥ) ...
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Protagonista di una novella araba egiziana, conosciuta in Europa nel 18° sec. perché inclusa dall'orientalista A. Galland (1646-1715) nella sua traduzione delle Mille e una notte (1704-17). Il giovane [...] cinese A., grazie a una lampada meravigliosa di cui viene in possesso, riesce a soddisfare ogni suo desiderio e a sposare la principessa Budur ...
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Capostipite della tribù araba dei Quraish; restauratore del culto preislamico della Ka῾ba alla Mecca. Benché della sua figura si sia presto impadronita la leggenda, sembra innegabile un fondo storico, [...] come storico è il fatto che attraverso quella figura si esprime l'affermazione dell'egemonia quraishita alla Mecca già alla fine del sec. 5º d. C ...
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Nella terminologia della grammatica araba, le lettere che indicano consonanti le quali, se iniziali di parola, non causano assimilazione regressiva della consonante l dell’articolo; esse sono: ’, b, ǵ, [...] ḥ, kh, ‛, gh, f, q, k, m, h, w, y. Traggono il loro nome dal significato della parola presa abitualmente come esempio: al-qamaru «la luna» ...
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Dinastia araba musulmana che regnò nel sec. 10º in Mesopotamia e in Siria. Trae il suo nome da un certo Ḥamdān ibn Ḥamdūn, della tribù dei Taghlib. Il suo maggior rappresentante è l'emiro Saif ad-Dawla, [...] che, conquistata (944) Aleppo e la Siria settentrionale, fece della sua corte un centro di cultura e poesia, mentre guerreggiava con alterno successo contro i Bizantini. Dopo di lui la dinastia decadde ...
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Tribù araba, che sin dalla fine del 5° sec. d.C. appare stanziata alla Mecca, con una posizione di supremazia sociale e politica fondata su un’attiva vita commerciale. Dal ramo quraishita dei Banū Hāshim [...] dei Quraish’ rimase saldo nell’Islam sunnita: Omayyadi, Abbasidi e Alidi furono tutti ugualmente quraishiti. In seguito le sorti dei Q. si confondono con quelle della classe dirigente dell’Impero arabo-musulmano nei primi tre secoli della sua storia. ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...