(lat. Thamudeni) Antica popolazione araba stanziata tra 3° e 1° sec. a.C. nell’Ḥigiāz settentrionale, in stretta relazione con i Nabatei. ...
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Dinastia araba musulmana dell’11° sec., che regnò sul territorio di Mosul, giungendo a comprendere parte dell’Iraq e della Siria settentrionale. ...
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(arabo al-Baṣra) Città dell’Iraq meridionale (725.000 ab. nel 2003), situata a breve distanza dalla riva destra dello Shaṭṭ al-‛Arab, a 120 km dal Golfo Persico. Costituisce, dopo Baghdad, uno dei maggiori [...] 637 o 638 d.C., divenne presto una delle grandi metropoli del giovane Islam. Ebbe subito carattere arabo, e fu teatro delle prime agitazioni politico-religiose agli inizi del califfato. Sotto gli Abbasidi, fu il principale porto del mondo islamico ...
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Wadd Divinità araba preislamica facente parte del pantheon dei Minei, nota anche ai Beduini dell’Arabia centrale e settentrionale. È il dio dell’amore. ...
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uri Adattamento della parola araba al-ḥūr «(le fanciulle) dagli occhi neri», che ricorre più volte nel Corano per designare le vergini, amabili compagne dei beati nel paradiso islamico. ...
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‛Alā’ ad-dīn Forma araba («altezza della religione») del nome diffusosi in Occidente nell’adattamento Aladino. Fu nome onorifico (laqab) di sovrani, tra cui due sultani della dinastia selgiuchide di Rūm [...] (sec. 13°) ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...