I gerghi di mestiere o di categoria condividono, storicamente, con quelli della malavita un nucleo lessicale comune (➔ gergo) cui va aggiunto, come specificità, un lessico tecnico proprio delle diverse [...] gergo di mestiere dei calderai di Vico Pancellorum sull’Appennino lucchese.
Sulle relazioni interne a questa grande area parlate gergali, concentrati soprattutto nel Nord, in area abruzzese-marchigiana e nel cosentino, ci sono i calderai (detti ...
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erosione
Fabio Catino
Vento, acqua e ghiaccio all'attacco delle rocce
La bizzarria delle forme assunte dalle rocce, che spesso caratterizza un territorio, è frequentemente dovuta a fenomeni di erosione. [...] dell'erosione marina provocata dalle onde.
Quando invece si attraversano zone collinose, come quelle dell'Appennino tosco-emiliano, abruzzese o lucano-calabrese, è possibile imbattersi in paesaggi da film di fantascienza: pendii nudi incisi ...
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calcare
Fabio Catino
Una roccia che si porta dentro l'eco della vita
Il calcare è così diffuso da caratterizzare con le proprie forme il rilievo di ampie regioni. Il suo aspetto in superficie è il risultato [...] di milioni di anni fa in altri luoghi, per esempio nei bassi fondali in prossimità del continente africano, dove in acque calde tropicali durante l'Era Mesozoica si formarono le rocce carbonatiche dell'Appennino laziale-abruzzese e di quello campano. ...
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Ingegnere ferroviario e geologo (Bozzolo, Mantova, 1853 - Roma 1928), fondatore e direttore (1905-17) dell'istituto sperimentale delle Ferrovie dello Stato. Socio corrispondente dei Lincei (1926). La sua [...] , Roma-Napoli), stradali e delle dighe di sbarramento per impianti idroelettrici; eseguì studî paleontologici sull'Appennino Centrale abruzzese e geomineralogici sulle argille scagliose e sulla decalcificazione dei calcari. Autore, fra l'altro, di ...
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OVINI (dal lat. ovis)
Cesare GUGNONI
Albino MESSIERI
Denominazione con la quale comunemente si indicano la Capra e la Pecora.
I. La capra.
La capra (lat. Capra hircus L.; Ovis capra Sanson; fr. chèvre; [...] della prima con la merina. È una pecora transumante dalla Maremma all'Appennino; è assai robusta. La taglia è media (kg. 35-40 intelligenti, di cui esistono molte razze, come la romana, abruzzese, bergamasca, scozzese, della Brie, dell'Alsazia, della ...
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Vedi STELE dell'anno: 1966 - 1997
SΤELE (v. vol. VII, p. 485)
F. Silvano
E. Merluzzi
I. Oggiano
R. Stupperich
F. Rebecchi
A. Filigenzi
S. Vita
Egitto. - Nell'Egitto antico esistono varie categorie [...] anche i raffronti istituibili con la scultura di ambito abruzzese (Nava, 1980), riconoscibili nella presenza della maschera dell'Umbria nord-orientale, in Sestinum. Comunità antiche dell'Appennino tra Etruria e Adriatico, Rimini 1989, pp. 235-255 ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] ’ultima, individuata da un fascio di isoglosse che attraversa l’Appennino all’incirca tra l’area dei Colli Albani (vicina a e all’interno lungo il corso del Liri, varietà quasi abruzzesi (Sora), altre sono intermedie tra questi due tipi, come quelle ...
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Dal localismo alle piattaforme produttive
Aldo Bonomi
Il territorio nell’epoca dei flussi
Martin Heidegger in Sein und Zeit (1927) si domanda se l’essere «prima abita e poi pensa il territorio o se [...] , Genova risale al passo dei Giovi, al valico dell’Appennino che la mette in comunicazione con il territorio. La portualità apocalissi culturali, Torino 2002.
La città infinita, a cura di A. Abruzzese, A. Bonomi, Milano 2004.
A. Bonomi, E. Rullani, Il ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] Il Natale del 1833 (1983) lo scrittore abruzzese si confronta con il tema della sofferenza umana 1991), La valle dei cavalieri (1993), Appennino (2003) e Cameo (2006), ora raccolti in R. Crovi, Storie dell’Appennino, Milano 2008, da cui citiamo dalle ...
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MURARIA, Arte
G. Lugli
A. Moretti
A) Tecniche e tipi di costruzione: 1. Mattoni crudi. - 2. Mura pelasgiche. - 3. Opus quadratum. - 4. Opus caementicium. - 5. Opus incertum. - 6. Opus quasi reticulatum [...] , in compenso, settori relativamente ampi, come le Prealpi lombarde e venete, le sezioni umbro-marchigiana ed abruzzese dell'Appennino, la parte del Preappennino laziale-campano occupata dai prodotti del vulcanismo quaternario ecc., in cui questi ...
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pontico1
pòntico1 agg. [dal lat. Pontĭcus, gr. Ποντικός, agg. di Pontus (Euxinus), Πόντος (Εὔξεινος)] (pl. m. -ci). – Del Ponto, nome classico del Mar Nero (chiamato anche Mare Pontico), in particolari denominazioni geografiche e locuz. scientifiche:...
tratturo1
tratturo1 s. m. [der. del lat. tractus, part. pass. di trahĕre «tirare, trascinare»; cfr. lat. mediev. tracturus «via, fosso»]. – Larga pista con fondo naturale segnata dalle greggi nel loro periodico spostarsi, di solito con lunghi...