RADIODIFFUSIONE (fr. radiodiffusion; ing. broadcasting; ted. Rundfunk; sp. radiodifusión)
Renato CHABOD
R. Raoul CHIODELLI
Gino CASTELNUOVO
Luigi RACCA
Saul GRECO
L'importanza sempre maggiore assunta [...] onda diverse da quelle loro spettanti: propaganda radiofonica particolarmente intensa durante la guerra civile in in funzione negli S. U. erano 356 alla fine del 1947 e gli apparecchi riceventi 1.180.000. La F. M. Association prevedeva che entro il ...
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TELEFONO (XXXIII, p. 405; App. II, 11, p. 959)
Mauro NARDELLI
Giuseppe PALEOLOCO
Telefonia urbana. - Il settore urbano della telefonia ha avuto nell'ultimo decennio un notevolissimo sviluppo relativamente [...] normali (escluse cioè le linee cui fanno capo molti apparecchi derivati) presentano, nel periodo di massimo traffico, 'Italia, è stata introdotta la diffusione di programmi radiofonici mediante la rete telefonica con frequenze vettrici dell'ordine ...
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Giornalismo
DDenis Hamilton
di Denis Hamilton
Giornalismo
sommario: 1. Natura, importanza e compiti del giornalismo. 2. Il giornalismo e il suo pubblico. Il gusto popolare. 3. Il giornalismo e i mutamenti [...] i giornali si potevano vendere facilmente, lo stesso non poteva dirsi dei programmi radiofonici. La riscossione di una royalty sulla vendita di apparecchi riceventi (il sistema con il quale cominciò l'antenata della British Broadcasting Company ...
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radiofonico
radiofònico agg. [der. di radiofonia] (pl. m. -ci). – Che concerne la radiofonia: apparecchio r.; stazione r.; effettuato per mezzo della radiofonia: trasmissione r.; messaggio radiofonico. ◆ Avv. radiofonicaménte, per mezzo della...
centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, idea, problema centrale. b. In geografia,...