televisione Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini non permanenti di oggetti fissi o in movimento; [...] (81-88 MHz) della cosiddetta banda II, riservata altrimenti alle trasmissioni radiofoniche in modulazione di frequenza; b) in UHF (onde decimetriche): da è per lo più necessario dotare gli apparecchi riceventi di apposite antenne esterne, di solito ...
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TELEFONO (XXXIII, p. 405; App. II, 11, p. 959)
Mauro NARDELLI
Giuseppe PALEOLOCO
Telefonia urbana. - Il settore urbano della telefonia ha avuto nell'ultimo decennio un notevolissimo sviluppo relativamente [...] normali (escluse cioè le linee cui fanno capo molti apparecchi derivati) presentano, nel periodo di massimo traffico, 'Italia, è stata introdotta la diffusione di programmi radiofonici mediante la rete telefonica con frequenze vettrici dell'ordine ...
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Ernesto Apa
Abstract
Vengono esaminati sinteticamente i principali aspetti dell’articolata disciplina dei servizi di media audiovisivi lineari, soffermandosi in particolare sulla televisione digitale [...] , n. 177, Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici).
Nell’ambito del genus servizi di media audiovisivi si distinguono due del quale «chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni è ...
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radiofonico
radiofònico agg. [der. di radiofonia] (pl. m. -ci). – Che concerne la radiofonia: apparecchio r.; stazione r.; effettuato per mezzo della radiofonia: trasmissione r.; messaggio radiofonico. ◆ Avv. radiofonicaménte, per mezzo della...
centrale
agg. e s. f. [dal lat. centralis, der. di centrum «centro»; l’uso sostantivato si ha per ellissi di sede, officina e sim.]. – 1. agg. a. Del centro, che costituisce il centro: punto, parte, idea, problema centrale. b. In geografia,...