TOTONACHI
Carlo TAGLIAVINI
Guido Valeriano CALLEGARI
Popolazione abitante la costa e l'interno dell'odierno stato dì Vera Cruz (Messico), la quale, prima della venuta degli Spagnoli, aveva raggiunto [...] fu una delle maggiori città del Totonacapán, con oltre 30.000 ab. Scolpivano finemente la pietra, il legno, l'osso in figure antropomorfiche e zoomorfiche; ben noti e curiosi i gioghi in pietra, bene istoriati, il cui uso è tanto discusso; pare li ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] opponeva all'autorità politica e religiosa del califfo abbaside di Baghdad la dottrina almohade, rigorista, avversaria di ogni antropomorfismo teologico e sostenitrice di un califfato messianico e non più arabo. L'impero almohade si estendeva al suo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della cristianita in Oriente
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Impero romano d’Oriente l’arte [...] , a prefigurare cioè una visione di paradeisos, luogo di salvezza. Solo successivamente con Giustino II le immagini antropomorfiche verranno introdotte a decoro della chiesa. Il mosaico parietale figurato con soggetto cristiano è tuttavia documentato ...
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ATTRIBUTO
A. Brelich
Il termine "a. divino" può esser inteso in un senso più largo o in un senso più particolare. Nel primo caso esso può riferirsi anche alle caratteristiche personali delle singole [...] classico: la loro origine è invece indipendente dalla (e parallela o, in certi casi, anche anteriore alla) figura divina antropomorfa; sia gli a. che le figure sorgono dal bisogno di concretare ed obiettivare determinate esperienze religiose che solo ...
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Secondo la tradizione giudaica e cristiana spirito del male, nemico di Dio e degli uomini, che tenta per indurli a peccare. Nella letteratura apocalittica e nel Nuovo Testamento il d., o Satana, è il [...] nelle Tentazioni di Cristo e nel Giudizio universale. È nelle raffigurazioni dell’inferno che, soprattutto dal 12° sec., l’antropomorfismo del d. si muta in forme sempre più terrificanti e mostruose (dal 14° sec. appaiono le caratteristiche ali di ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] che la rappresentazione figurata delle divinità sia stata estranea ai popoli indoeuropei nella loro fase originaria. L'assenza di antropomorfismo è secondo Erodoto (I, 131) un carattere specifico della religione dei Persiani, presso i quali le prime ...
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Personalità animali
Susanna Pietropaolo
Secondo la definizione di Hans Eysenck, uno dei padri fondatori della psicologia della personalità umana, questa può essere descritta come la più o meno stabile [...] a cinque fattori alle specie non umane è stato aspramente criticato da alcuni autori, in quanto considerato a elevato rischio di antropomorfismo (Uher 2008). La critica mossa a tale approccio di tipo top-down (ovvero che parte dall’uomo e va verso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Senofane
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Senofane è da sempre ritenuto poeta eclettico e originale, ma anche poeta-filosofo, in quanto [...] Omero e ad Esiodo, in particolare nella sezione che va dal fr. 14 al fr. 20, a proposito dell’antropomorfismo e della rappresentazione degli dèi come di esseri immorali (sulla stessa linea, almeno in apparenza, che condurrà Platone nella Repubblica ...
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MASCHERA
George MONTANDON
Giovanni PATRONI
Giovanna DOMPE'
Nicola FESTA
Alberto MANZI
Guido BARGELLINI
G. Co.
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Marcello MUCCIOLI
(prob. dall'arabo maskharah "caricatura, beffa"; fr. masque; [...] sé oggetto di culto. Una maschera applicata a un albero sacro, a un palo o ad una trave diviene un idolo semi-antropomorfo. Di qui pure derivano le statue di culto acrolite, nelle quali le estremità, e principalmente la testa erano di pietra", e il ...
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L'uso spesso improprio che di questa parola si fa nel linguaggio comune si riverbera sul significato che le viene attribuito in varie scienze, come la geologia, la cronologia, l'astronomia. Promiscuamente [...] o tre generazioni, nelle quali un'idea vitale germina, si sviluppa, trionfa, declina e muore. Queste teorie o peccano di antropomorfismo o temporalizzano delle forme spirituali eterne e tutte urtano contro il buon senso o contro le nostre esperienze ...
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antropomorfismo
s. m. [der. di antropomorfo]. – Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei popoli...
antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...