Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] e inghiottita dalle strutture impersonali dellinguaggio. Chi parla, all'interno del circuito di segni rappresentato da un in una finzione narrativa grazie alle strutture del racconto, l'antropologia, stando a quanto asserito dall'americano C ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] che scardinano ogni visione 'monologica' e autoritaria dellinguaggio e dell'esperienza. Questi concetti di carnevale , alla psicanalisi, all'antropologia, alla sociologia, alle linee filosofiche dell'ermeneutica e del decostruzionismo: vario è stato ...
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Scrittore austriaco, nato a Vienna il 1° novembre 1886, morto a New Haven (Stati Uniti) il 30 maggio 1951. Figlio di un industriale tessile viennese, e lui stesso direttore di una fabbrica tessile, nel [...] presenti i germi di quella radicale evoluzione tecnico-formale dellinguaggio che porterà B. ad attingere nel suo capolavoro parola - in quello più comprensivo di una vera e propria antropologia.
Il risultato di questa attività sono, oltre al romanzo ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] non muta e non perisce. Di qui la "crisi" del socratismo che si manifesta nel Menone e nel Gorgia, il ontologici che il pensiero e il linguaggio devono rispecchiare quando connettono soggetto e , dalla fisica all'antropologia, dalla biologia alla ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] del bipedismo marcava gli inizi della linea evolutiva umana. Gli studi di genetica sviluppati dall’antropologia pensava un tempo. La socializzazione era favorita dal linguaggio verbale, come testimonierebbe la ricostruzione dell’apparato della ...
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A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo [...] trasmettere c.; ha posto altresì in luce che il linguaggio non è una prerogativa esclusivamente umana. Anche la tesi , sia da parte di psicoanalisti che di antropologi. La tesi dell'universalità del complesso di Edipo è stata criticata da Malinowski ...
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SESSO
Giuseppe MONTALENTI
Lidio CIPRIANI
(fr. sexe; sp. sexo; ted. Geschlecht; ingl. sex).
Sommario. - Introduzione (p. 481). - Storia (p. 482). - La determinazione del sesso: Rapporto numerico dei [...] del differenziamento sessuale, ma ciò non ci porta nel nucleo del problema. Evidentemente, volendo usare un linguaggio i caratteri del vivente sono fondamentali per la differenziazione dei sessi, allo stesso scopo, per l'antropologo, acquistano ...
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(lat. anĭma; per l'etimologia, cfr. il greco ἄνεμος "vento, fiato"; fr. âme; sp. alma; ted. Seele; ingl. soul).
Le concezioni dei primitivi. - A prescindere tanto dalle idee dell'anima che troviamo anche [...] Chiesa, la cui vita nel tempo è la fase terrestre del Regno di Dio.
Nel linguaggio paolino si parla di anima (ψυχή) e di spirito le funzioni della vita sensitiva e vegetativa.
Un'antropologia dualistica prevalse invece nella filosofia cartesiana. Il ...
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Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] mio modo di pensare, di vedere la vita. Direi che il mio linguaggio è stato formato dal teatro. Ma non ho pensato a questo lavoro cercando situazione che ha visto ramificarsi esiti di indirizzo antropologicodel t. politico e ha animato l'intreccio ...
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Romanzo
Massimo Fusillo
Dopo essere stato per secoli un genere minore, non codificato e non canonizzato, oggetto di diffidenze e censure di vario tipo, e dopo essere diventato a poco a poco una forma [...] dal r. contemporaneo: quella con gli altri linguaggi artistici. In un'epoca in cui l della cultura di massa. Basta pensare in Italia alla poetica del viaggio di A. Arbasino (n. 1930) e al suo il r. in chiave antropologica prima ancora che letteraria, ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...