Paesaggio
Lucio Gambi
Paola Gregory
(XXV, p. 901)
Parte introduttiva
di Lucio Gambi
Occorre in primo luogo trovare un minimo comune denominatore fra i vari significati che le discipline, che più sovente [...] Il paesaggio e l'estetica, 2 voll., Napoli 1973.
E. Turri, Antropologiadel paesaggio, Milano 1974.
G. Romano, Studi sul paesaggio, Torino 1978, 1991 forza evocativa dellinguaggio all'interno del processo progettuale.
L'architettura del paesaggio ...
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JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] il flauto), palesandosi come il più originale innovatore dellinguaggio di Parker. Tra le sue opere si ricordano jazz: 1619-1919. Le origini della musica afro-americana tra sociologia e antropologia, Milano 1986; P. Oliver, M. Harrison W. Bolcom, The ...
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(VI, p. 879; App. II, 1, p. 395; III, 1, p. 231; IV, 1, p. 260; V, 1, p. 352)
Vecchio Testamento
di J. Alberto Soggin
Critica del testo
Nel campo della critica testuale le novità da segnalare fino agli [...] della parola stessa e l'esigenza di una critica dellinguaggio.
Successivamente l'evoluzione dell'ermeneutica è legata in del testo biblico; poi gli approcci attraverso le scienze umane, e cioè quello sociologico, quello attraverso l'antropologia ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] dei contributi di diverse discipline, quali, per es., l'antropologia, l'etologia e le scienze naturali. A partire da questo possono verificare anche anomalie della componente affettiva dellinguaggio o aprosodia, associata a lesioni emisferiche destre ...
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. Le regioni dell'Africa del nord, che si estendono dai confini occidentali dell'Egitto fino all'Atlantico, sono state in epoca storica teatro di conquiste e di immigrazioni, di imprese commerciali e di [...] abbia lasciato tracce sotto il punto di vista etnico, gli antropologi osservano che essa non era composta tutta di veri Arabi, le popolazioni indigene nell'orbita della cultura, del costume, dellinguaggio dei dominatori. Tuttavia il sistema di ...
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Gruppo di isole situate nell'Oceano Atlantico a poca distanza dalla costa occidentale africana, fra 27° 37′ e 29° 30′ lat. N.; fra 13° 25′ e 18° 10′ long. O.; forma le due provincie spagnole di Las Palmas [...] berbero, sia dal punto di vista antropologico, sia da quello linguistico; la zona estrema di espansione dei Nordafricani verso ovest sarebbe rappresentata dalle Canarie. In molte delle voci dellinguaggio dei Guanci, pur essendo esse alterate ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] in un'accezione umanistica, ma piuttosto in un'accezione antropologica, pronta ad accogliere anche opere non strettamente letterarie dello scienziato che da una parte aspira alla chiarezza dellinguaggio denotativo e biunivoco, dall'altra non esita a ...
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THAILANDIA
Peris Persi
Martina Teodoli
Irma Piovano
Roberto Ciarla
Stefania Parigi
(App. III, II, p. 952; IV, III, p. 640)
Ha una popolazione di 59.095.419 ab. (stima 1994), con un incremento medio [...] altrettante evoluzioni della stessa struttura morfologica dellinguaggio, caratterizzato da frequenti neologismi e alcune associazioni letterarie (in particolare il Centro di Antropologia Sirindhorn) si adoperano non solo per rendere disponibile ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] . La trasmissione culturale dellinguaggio da una generazione alla successiva e le modifiche che possono intervenire in tale trasmissione (cambiamento storico delle lingue) sono rimaste finora dominio esclusivo dell'antropologia e della linguistica ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] preesistenti), in quanto avrebbe preferito un campione antropologicamente più radicato nella vita contadina, e pp. 49-52; per i ''motivi etnologici nelle trasformazioni dellinguaggio'', A. Vàrvaro, Storia, problemi e metodi della linguistica romanza ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...