Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] par le Dr. E. Cazelles, 2 voll., 1866). Purtuttavia, in seguito si diffuse l’idea che tra Moleschott e l’antropologia criminale di Lombroso vi fosse una filiazione scientifica diretta – tesi suffragata dallo stesso Lombroso e poi da Giovanni Gentile ...
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Filosofo (Monaco di Baviera 1874 - Francoforte sul Meno 1928). Professore nelle univ. di Jena, di Monaco, di Colonia e di Francoforte. Dopo un saggio ispirato ancora alle prospettive del suo maestro R. [...] si può sviluppare una "comunità personale" autentica. Negli ultimi anni della sua vita S. lavorò alla costruzione di un'antropologia filosofica, di cui pubblicò i primi risultati nel volume Die Stellung des Menschen im Kosmos (1928) e che rimase ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] i diversi 'territori' del c., nel quadro delle diverse 'scienze umane', dalla linguistica alla semiologia, alla psicanalisi, all'antropologia, alla sociologia, alle linee filosofiche dell'ermeneutica e del decostruzionismo: vario è stato il lavoro di ...
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BODRERO, Emilio
Armando Rigobello
Nacque a Roma il 3 apr. 1874 da Vittorio e da Paola Papa. Laureatosi in giurisprudenza nel 1895, entrava nell'amministrazione dello Stato, come impiegato della Corte [...] origini della filosofia greca si inscrive entro una generale tematica storiografica che dal naturalismo presocratico porta all'antropologia socratica e infine all'idea di Dio. Una dialettica dell'Assoluto che, nelle sue interne contrapposizioni, apre ...
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Nel linguaggio filosofico e scientifico, concezione secondo la quale gli accadimenti della realtà metafisica, fisica o morale sono reciprocamente connessi in modo necessario e invariabile. In particolare [...] calcolare e prevedere con assoluta certezza qualsiasi evento futuro.
Particolare influenza ebbero queste concezioni sul pensiero storico, antropologico e psicologico. Per il d. storico le leggi di sviluppo non differiscono se non per il campo ...
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Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] ; scardinati quelli che una volta erano detti i preambula fidei, il rovesciamento ‛orizzontalistico' della teologia nell'antropologia avviene nel più naturale dei modi. La filosofia del primato dell'essere sembra ormai definitivamente tramontata, In ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] per designare tali discipline si usa l'espressione sciences humaines, che in tedesco e olandese indica l'antropologia, laddove in francese è una science sociale.
Queste ambiguità terminologiche non derivano da semplici discordanze; esse rivelano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] il quale lo lega una lunga consuetudine quotidiana (il maestro lo chiama Felicetto). Nel 1871 viene chiamato alla cattedra di antropologia a Roma, dove rimane fino al 1873 quando si trasferisce a Pisa per insegnare storia della filosofia. Nel 1876 ...
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Progresso
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Progresso
Progresso e modernità
L'idea di progresso nasce con la cultura moderna, tra Sei e Settecento, e si diffonde largamente nell'epoca che va dalla pubblicazione [...] l'idea di progresso in un concetto definito attribuendo a esso un ruolo strategico all'interno della sociologia o dell'antropologia. Per Comte il progresso è, insieme all'ordine, uno dei due concetti-chiave della "fisica sociale"; come la statica ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] da Husserl, il capolavoro di Heidegger, Sein und Zeit, divenne chiaro che la nuova direzione analitico-esistenziale dell'antropologia heideggeriana, non solo si distaccava, ma anzi si contrapponeva alla f. trascendentale di Husserl. Era l'atto di ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
antropologico
antropològico agg. [der. di antropologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’antropologia, nei suoi diversi aspetti: indagini a., dottrine a.; in partic., con riferimento all’antropologia fisica (o più esattamente all’antropometria),...