JACOPO di Michele (o Gera)
A. Caleca
Pittore pisano, documentato dal 1361 al 1395, J. era sicuramente morto nel 1402.Numerosi documenti (Tanfani Centofanti, 1899; Fanucci Lovitch, 1991) presentano J. [...] un S. Giovanni Battista in rame, opera dell'orefice senese Turino di Sano, posto a coronamento del tra di loro: una Madonna con il Bambino tra i ss. Francesco e Antonio Abate, firmata "Iacopo di Migele dipintore ditto Gera di Pisa mi dipinse", ...
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BELLI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri romani di origine piemontese, attivi nei secc. XVIII-XIX. Vincenzo, figlio di Bartolomeo, nacque a Torino nel 1710 ed ivi iniziò la sua carriera [...] trovano nel Cooper Union Museum di New York.
Figli di Pietro furono Antonio (attivo nel 185-7-67), del quale non restano lavori importanti, e Vincenzo II, che divenne maestro orefice nel 1828, continuò a lavorare nella bottega di famiglia e ricoprì ...
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DE CAPORALI
Alessandra Uguccioni
Famiglia di maestri argentieri operanti a Roma tra il XVII e il XIX secolo (i documenti che li riguardano, se non diversamente indicati, sono citati in Bulgari, 1958).
Il [...] risalgono quattro candelieri sagomati, sempre di collezione privata romana (catal. 1970, p. 23). Il 28 sett. 1783 Antonio otteneva la patente di maestro orefice. In seguito, tra il 1785 ed il 1791, ricopriva le cariche di quarto e terzo console degli ...
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ORFINI, Emiliano
Piero Scapecchi
ORFINI, Emiliano. – Nacque a Foligno nella prima metà del XV secolo da Piermatteo di Salvoro, primo di otto tra fratelli e sorelle.
La famiglia, documentata nell’esercizio [...] , p. 61).
Insieme con i fratelli Mariotto e Antonio si impegnò anche in altre attività commerciali, favorite dalla a Milano e Bernardo Cennini a Firenze; della partecipazione di orefici a imprese tipografiche si hanno documenti pure a Roma in ...
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DELL'OREFICE, Giuseppe
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Nacque a Fara Filiorum Petri, (prov. di Chieti) il 22 ag. 1848 da Antonio e da Vienna De Matteis. Da uno zio, il frate Alessandro di Fara, e dai fratelli Nicola e Biagio, insegnanti [...] l'uno di clarinetto, l'altro di tromba, fu avviato agli studi musicali e inviato a Napoli per compiervi la sua formazione. Dopo aver intrapreso per un breve periodo lo studio del flauto, si dedicò allo ...
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CALZA, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1653 a Verona da padre orefice, di nome Giovanni. Appassionatosi alla pittura, non volle seguire la professione paterna; all'età di undici anni fuggì a Bologna, [...] dove entrò nella scuola di C. Cignani, che gli suggerì di dedicarsi alla pittura di battaglie e paesaggi. In seguito si perfezionò a Roma, studiando con il Borgognone, del quale avrebbe copiato le opere. ...
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CRESTADORO (Cristadoro), Giuseppe
Elvira Natoli
Figlio di un orefice, Gerolamo, e di Damiana Caruso, palermitani (Grosso Cacopardo, 1821), nacque probabilmente a Palermo intorno al 1725-30.
La conoscenza [...] anche una tela "marattesca" con la Madonna e S. Filippo Neri firmata e datata 1779, e le chiese di S. Antonio Abate, di S. Sebastiano e dell'Annunciata, dove sulla volta della sagrestia dipinse l'Assunzione della Vergine, ispirata all'Assunta del ...
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DIONISIO (Dionisi)
Renata Massa
Orafi attivi a Brescia dal XVII secolo alla prima metà del XIX. La loro produzione non è stata ancora identificata con certezza, ma il loro ruolo viene rivelandosi di [...] Dionisi, che nel 1777 figura garzone nella bottega di Pietro Antonio Bazoli (Arch. di Stato di Venezia, Provveditori in Zecca ), con bottega all'insegna di S. Carlo Borromeo in corso degli Orefici n. 3388 (Ibid., Ufficio tecnico 219, n. 2326). A ...
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DE ANGELIS (di Angelo, d'Angelo, d'Angelis), Rodolfo
Marcella Campanelli
Nacque ad Altamura (Bari) nel 1595 da Claudio e da Eleonora La Forza, in una famiglia tra le più influenti della città. Intraprese [...] di scomunica il membro dell'Udienza provinciale, Antonio Altomare, se non lo avesse rilasciato, in Napoli, Napoli 1849, pp. 60, 126, 164; S. Volpicella, D. Giovanni Orefice principe di Sanz decapitato in Napoli nel 1640, in Arch. stor. per le prov. ...
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BARTOLOMEO da Bologna
Lucio Grossato
Figlio di Tonunaso, ne è ignota la data di nascita; le prime notizie risalgono 1420, anno nel quale è documentata la sua presenza a Padova. E pure a Padova lo dichiarano [...] ancora cenno a suoi lavori.
Del 1440 è la prima notizia sulla sua attività di orefice sempre a Padova: in quell'anno egli aveva terminato, insieme con i milanesi Antonio di Giovanni e Francesco di Comino, due turiboli per la basilica del Santo, che ...
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