(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] collegamento con esso, la congiura che prende il nome da Giovanni Orefice, duca di Sanza, di nobiltà recente, che mirava a fare letteratura moderna e contemporanea fu nei suoi esordî Giuseppe Antonio Borgese, che acquistò poi un posto cospicuo fra i ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] cardinale Albornoz, il collegio fiammingo fondato dall'orefice Jacobs per studenti belgi, il collegio 'al so, ovvero: L'nozz dla Checca e d'Bdett (1698) di Antonio Maria Monti. Fra gli scrittori del Settecento eccelse Lotto Lotti, i cui strani ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] artificialiter, escogitata in Avignone nel 1444 da un orefice di Praga, Prokop Waldfoghel, fece credere ad Pedro de Ocharte che aveva sposato una sua figlia. Un altro italiano, Antonio Ricardo, di Torino, stabilì qui i suoi torchi, nel 1577, prima ...
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DE VEGNI, Leonardo Massimiliano
Lorenzo Finocchi Ghersi
Figlio di Francesco, dottore in legge, e di Caterina Apolloni, nacque a Chianciano (prov. di Siena) il 12 ott. 1731. Fin da ragazzo dimostrò una [...] , pur permettendogli di prendere lezioni di disegno dal pittore Antonio Buonfigli di Siena, lo forzarono a laurearsi in diritto e arti decorative, II (1922-23), 1, p. 134 bis; G. Orefice, Un carteggio inedito: lettere di L. D. a G. Del Rosso, in ...
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PIETRO di Domenico
Giampaolo Cagnin
PIETRO di Domenico (Pietro da Baone, Petrus de Baone). – Nacque nell’ultimo decennio del secolo XIII, presumibilmente a Treviso. Era figlio del notaio Giovanni da [...] cattedrale di Treviso; Prosdocimo esercitò l’attività di orefice nella contrada di S. Giuliano di Venezia, chiesa Corte di Semonzo), 57 (atti di Rainerio de Corona), 64 (atti di Antonio de Nepote), 81 (atti di Biachino di Lazurello de Arena), 83 (atti ...
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