Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] instabile mondo del divenire. Con ciò era posto il concetto di una realtà superiore, transfenomenica, attingibile dalla ragione, in antitesi al mondo dell’esperienza ordinaria, recepito dai sensi.
La f. come ‘scienza prima’
Verso la metà del 5° sec ...
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razionalismo
Paolo Casini
Il primato della ragione
Il significato del termine razionalismo deriva da ragione. Si definisce razionalismo una tendenza a razionalizzare o ‘ridurre alla ragione’ quanto [...] conoscenza e «legislatrice della natura».
Una convenzione linguistica
Dunque nel linguaggio filosofico razionalismo e la sua antitesi irrazionalismo sono concetti astratti e generali al pari di ogni altro ismo, cioè convenzioni linguistiche che ...
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Filosofo greco (n. Abdera tra il 484 e il 481 a. C. - m. fine sec. 5º), il maggiore rappresentante dell'antica sofistica greca. Originario di Abdera, fiorì ad Atene all'incirca nella metà del V secolo. [...] protagoreo della ἀντιλογία, della contradictio, mediante il quale a ogni tesi poteva sempre essere vittoriosamente contrapposta la sua antitesi. Infatti, poiché per P. ogni opinione soggettiva è vera e potendo quindi a proposito di ogni argomento ...
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Filosofo tedesco (Berlino 1882 - Gottinga 1927), fondatore della Neufriessche Schule, cioè della scuola filosofica mirante alla continuazione e all'approfondimento dell'interpretazione psicologistica del [...] », con cui egli intendeva rivalutare le dottrine non gnoseologiche del kantismo: «psicologismo» che, se nella sua antitesi al criticismo poteva sembrare arretrato, costituiva in realtà un più diretto richiamo alla concreta introspezione dell ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] della cultura scolastica e l'umanesimo predicato dal Rinascimento", contrasto che egli ben presto rileverà nel presente. Questa antitesi cioè farà scoprire al C. più che un conflitto tra epoche storiche una opposizione ideale di mentalità e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] le «forze quasi magiche dell’eloquenza» (p. 809).
Nello scarto tra barbari e moderni non si gioca dunque la semplice antitesi tra rinascita e decadenza, vita e morte: nella filigrana del testo, la lettera di Pico propone anche un diverso modello di ...
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taoismo
Indirizzo filosofico e religione soteriologica della Cina; il dao («via, retto cammino»), concetto centrale di tutto il pensiero cinese, è però articolato dai cinesi in dao jia e dao jiao. Il [...] più può limitarsi, tendendo costantemente al non governare, e con ciò la posizione taoista si manifesta come l’antitesi autenticamente cinese al confucianesimo, preparatoria dell’avvento e dell’accoglimento del buddhismo in Cina. Questo insieme di ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] .
Alla fine degli anni 1970 si è sviluppato un nuovo indirizzo di studi, la s. cognitiva, in cui si muovono, in antitesi con la teoria generativa, ex semanticisti generativi come Lakoff e R. Langaker. La s. cognitiva rifiuta ogni scissione tra fatti ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] determinabili una volta per sempre, ma che variano col variare dei modi di produzione e delle forme dell'organizzazione sociale. Di qui l'antitesi in cui M. si pone di fronte a Feuerbach e a Hegel. Di fronte al primo, per la perdita in cui questi ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] dell’‘idea’, la quale dalla pura idealità di esso si aliena nella natura, mondo dell’esistenza inconsapevole, o idea ‘per sé’ (antitesi), per ritornare a sé, come autocoscienza, nello spirito, o idea ‘in sé e per sé’ (sintesi). Importante, anche il ...
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antitesi
antìteṡi s. f. [dal lat. tardo antithĕsis, gr. ἀντίϑεσις «contrapposizione»]. – 1. Figura retorica consistente in un accostamento di parole o di concetti contrapposti, che acquistano maggior rilievo dalla vicinanza e dalla disposizione...
polare
agg. [dal lat. mediev. polaris, der. del lat. polus «polo1»]. – 1. Che si riferisce al polo o ai poli della Terra: le terre, le regioni p.; i ghiacci p.; l’Oceano P. Artico; asse p. di un pianeta, quello che congiunge i poli magnetici,...