orgiàstici, culti Nell'antichitàgreca e successivamente a Roma, culti che si celebravano soprattutto in onore di Dioniso, caratterizzati da stati di entusiasmo religioso, sfrenatezza alimentare e sessuale. [...] Per gli storici della religione i c.o. hanno lo scopo di simbolizzare la rottura temporanea dell'ordine cosmico, su cui si basano le regole della società, e di valorizzare il successivo ristabilimento ...
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EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] una mitologia posteriore, la "terza Roma") assunse l'eredità spirituale della Chiesa greca; si affermò un crescente interesse sia erudito sia artistico per l'antichitàgreca piuttosto che per quella latina e, infine, si radicò nei futuri pontefici ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] era il migliore rappresentante. Egli era rimasto ben legato alla sua complessa formazione, che affondava le radici nell'antichitàgreca e nella tradizione cristiana dei Bizantini, e riusciva a manifestare tale impronta anche nel suo aspetto esteriore ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] di codici (12.000 all'inizio) in gran parte orientali (ebraici, arabi, siriaci, etiopici, persiani) o risalenti all'antichitàgreca e romana, biblici, patristici e classici. Queste raccolte, come è noto, continuarono ad ampliarsi sia durante l ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] ) e le tre virtù teologali (Carità, Fede, Speranza) hanno origini differenti. Le prime formano un sistema che risale all'antichitàgreca e romana, sviluppato in particolare da Platone (Repubblica, 427a) e Cicerone (De officiis, I, 5) e trasmesso al ...
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BECCADELLI, Ludovico
Giuseppe Alberigo
Nacque a Bologna il 29 genn. 1501 in una antica famiglia cittadina da Pomponio e da Prudenza Mammellini, e come primogenito fu avviato allo studio delle leggi, [...] Mugello, dove per circa un anno e mezzo studiarono i classici latini. Il bisogno di allargare i loro studi all'antichitàgreca spinse poi i due giovani amici ad interrompere il loro splendido ritiro per trasferirsi a Padova, i cui ambienti accademici ...
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DEVARÌS, Matteo (Matteo Greco o Matteo di Bari)
Massimo Ceresa
Nacque a Corfù intorno al 1505 da famiglia che professava il rito latino.
Ad appena otto anni fu condotto a Roma da Giano Lascaris o da [...] Cristoforo Kondoleon e Costantino Rhallis; gli insegnanti erano Lascaris, che in seguito fu anche rettore, e Musuro per l'antichitàgreca, Benedetto Lampridio di Cremona per il latino. Il collegio aveva anche una sua tipografia, che stampò una decina ...
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zodiaco Zona della sfera celeste intorno all’eclittica, delimitata da due cerchi paralleli a questa e distanti 9°, l’uno a N e l’altro a S.
Caratteri astronomici
Lo z. ha quindi 18° di larghezza; esso [...] i 9°, e questo massimo è raggiunto, all’incirca, soltanto da Venere.
Nell’antichità, quando gli astronomi e i filosofi greci gettarono le basi della scuola astronomica greca (4° sec. a.C.), il Sole attraversava le costellazioni dello z., partendo da ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] degli studi storico-religiosi risalgono alla civiltà greca arcaica. La r. diventa oggetto di riflessione politeismo, appunto in quanto più primitivo del monoteismo, è più antico di quest’ultimo, che rappresenterebbe un progresso della mente umana ...
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(lat. Mercurius)
Religione
Antica divinità romana, venerata nel Lazio già in età arcaica: nel 5° sec. a.C. a Falerii Veteres, nel 4°-3° sec. a Preneste. A Roma, per lungo tempo, fu considerato unicamente [...] quella etrusca, riprende e sviluppa il tipo dell’Ermete greco. Nel periodo repubblicano la testa imberbe con petaso alato del Sistema solare più vicino al Sole. È noto fin dall’antichità, essendo (insieme a Venere, Marte, Giove e Saturno) uno ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...