Anicia Giuliana
M. Falla Castelfranchi
Figlia di Anicio Olibrio, imperatore d'Occidente dal marzo al novembre del 472, e di Placidia, figlia maggiore di Valentiniano III e di Licinia Eudossia, A. (Costantinopoli [...] , pp. 394-396.
C. Mango, I. Ševčenko, Remains of the Church of St. Polyeuctos at Costantinople, DOP 15, 1961, pp. 243-247.
C. Capizzi, Anicia Giuliana (426 ca.-530 ca). Ricerche sulla famiglia e la sua vita, RSBN 15, n.s. 5, 1968, pp. 191-226.
id., L ...
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SUBIACO
A. Tomei
(lat. Sublaqueum)
Cittadina del Lazio, in prov. di Roma, principale centro della media e alta valle dell'Aniene.
Il nome antico di Sublaqueum ('sotto i laghi') fa riferimento ai Simbruina [...] dal secondo libro dei Dialoghi di s. Gregorio Magno, che attesta come s. Benedetto da Norcia, della famiglia degli Anici, abbandonata Roma, avesse scelto di condurre vita eremitica ritirandosi per tre anni in una grotta del monte Taleo, presso S ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Roma
Letizia Pani Ermini
Roma
Nel mese di agosto del 410 un doloroso avvenimento segnava la fine della lunga pace [...] sala absidata di rappresentanza del IV secolo, si ritiene possesso degli Anici, nella quale papa Agapito (535/6) volle collocare la la donazione dell’antica dimora anch’essa attribuita agli Anici da parte del pontefice Gregorio Magno – hic domum ...
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Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] pregio storico e stilistico, come quello di Giunio Basso (4° sec.); nei suoi pressi sorgevano anche i mausolei degli Anici e degli Onori (detto poi cappella di S. Petronilla). Ricchissimi erano la decorazione (mosaici nell’abside, sull’arco trionfale ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] p. 77) il fondatore della R. medievale. Appartenente a una stirpe aristocratica di antica tradizione, quella degli Anici, il nuovo pontefice possedeva una cultura classica e una sensibilità decisamente 'moderna', che lo supportarono nell'esercizio di ...
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GIARDINO
G. Lugli
L. Guerrini
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
Vicino Oriente. - Gli antichi decantarono come una delle meraviglie del mondo i grandi g. di Babilonia, [...] Pincio, detto per antonomasia collis hortorum, e l'Esquilino. Sul Pincio oltre ai famosi g. di Lucullo, erano quelli degli Anici, dei Pinci che diedero nome al colle, quelli dei Domizi presso la Piazza del Popolo e altri minori. Sull'Esquilino fondò ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. L'organizzazione ecclesiastica delle campagne
Pier Giorgio Spanu
L’organizzazione ecclesiastica delle campagne
Nonostante [...] assai alte, si ricorda la chiesa di S. Stefano, fatta costruire dalla nobildonna Demetriade tra il 440 e il 461 nell’area della villa degli Anici, al III miglio della via Latina, dunque non distante da Roma: l’aula a tre navate è ampia 29 x 19 m e un ...
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ROMA - Storia, urbanistica, architettura (da Costantino a Gregorio VII)
F. Guidobaldi
ROMA Città capitale d'Italia e sede del papato, situata nel Lazio, sulle rive del Tevere, a km 23 ca. dal mar Tirreno.
Storia, [...] in parte allo stesso fenomeno dei pellegrinaggi l'istituzione di numerosi xenodochi, come quello di Belisario, quello degli Anici, ecc. (Saxer, 1995), ma anche di questi non rimangono resti che permettano una valutazione architettonica e comunque è ...
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anice
ànice (o ànace, tosc. ànacio) s. m. [dal gr. ἄνισον, lat. anĭsum]. – 1. a. Erba annua della famiglia delle ombrellifere (Pimpinella anisum), detta anche a. verde o a. comune, alta circa mezzo metro, che presenta una spiccata eterofillia;...
leida
lèida s. m. [dal nome della città olandese di Leida (oland. Leiden)], invar. – Formaggio semicotto dell’Olanda centrale, di latte magro, spesso aromatizzato con chiodi di garofano, anici, ecc.; è detto anche cacio aromatico.