Madinat al-Zahra'
Madinat al-Zahra’
Città reale costruita, nel 936, dal primo califfo omayyade di al-Andalus, ‛Abd al-Rahman III al-Nasir, a ca. 5 km a N-O di Cordova, sulla Sierra Morena. La città, [...] intesa a rappresentare la potenza del nuovo califfato andaluso, fu saccheggiata e distrutta durante la guerra civile che seguì alla fine del califfato, all’inizio del sec. 11°; ne restano le rovine, oggetto di estesi restauri. ...
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Commediografi spagnoli (Utrera, Siviglia, 1871 e 1873 - Madrid 1938 e 1944). I "sainetes" e le commedie che essi scrissero in assidua e cordiale collaborazione (Las flores, 1901; El genio alegre, 1905; [...] Amores y amoríos, 1908; Malvaloca, 1912; Puebla de las Mujeres, 1912; ecc.) sono quadri di costume, in genere andaluso. ...
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Maimonide (ebr. Mosheh ben Maimon, detto Rambam)
Maimonide
(ebr. Mōsheh ben Maimōn, detto Rambam, sigla di Rabbī Mōsheh ben Maimōn; ar. Abū ‛Imrān Mūsa ben Maymūn ben ‛Abd Allāh, noto ai latini come [...] sua comunità soprattutto in quanto giurista, dovette sfuggire alle persecuzioni antiebraiche messe in atto dal dominio almohade in al-Andalus, ripiegando prima in Marocco, a Fez, e poi in Egitto, dove per vivere praticò la medicina.
La guida dei ...
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Ibn Battuta
Viaggiatore arabo (Tangeri 1304-Fez 1368 o 1377). Visitò (1325-54) tutto il mondo musulmano dall’Africa settentr. all’India, spingendosi anche nella Russia merid. e sino alla Malesia e alla [...] Cina. Al suo ritorno in Marocco, dettò la relazione di questi viaggi (Rihla, ovvero Il dono degli osservatori) al letterato andaluso Ibn Juzayy, su incarico del sovrano merinide: essa è di grande interesse sia per le notizie geografiche sia per le ...
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Sono i migliori commediografi spagnoli vimnti. Nacquero a Utrera (Siviglia): Serafín il 26 marzo 1871, Joaquín il 21 gennaio 1873. Scrissero sempre in stretta equilibrata collaborazione. Esordirono nel [...] con uno scherzo comico: Esgrima y amor. Tutta la loro produzione si limitò nei primi anni a piccoli lavori di soggetto andaluso - sainetes, entremeses, juguetes, pasillos - di cui l'argomento in sé è generalmente assai tenue, ma dove il lato comico è ...
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Mattonella di terracotta maiolicata o verniciata usata nel mondo spagnolo e lusitano per pavimentazione o per rivestimenti parietali. I primi a. (dallo spagnolo azul «azzurro»), del 13° sec., imitavano [...] ceramica smaltata) e avevano perciò sottili intrecci geometrici rilevati a contenere gli smalti. Del 14° sec. è il tipo andaluso a lustro metallico. Si ebbero a. a soggetto araldico e più tardi a motivi rinascimentali. Maggiori centri di produzione ...
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RODRÍGUEZ Y DÍAS RUBÍ, Tomás
Carlo Boselli
Poeta drammatico spagnolo, nato a Málaga il 21 dicembre 1817, morto a Madrid il 14 agosto 1890. Orfano a tredici anni, fu protetto dal conte del Montijo, che [...] gli affidò il suo archivio privato. Si fece conoscere giovanissimo con un volume di versi, Poesías andaluzas (1841), di genere andaluso per lingua, stile e gusto. Nel 1840 esordì nel teatro con Del mal el menos. Poi durante un trentennio fu uno dei ...
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saqaliba
Denominazione araba, derivante dall’etnico «slavi» probabilmente attraverso il greco, degli schiavi provenienti dall’Europa orientale, e in seguito da altre regioni europee, fra i secc. 9° e [...] ad azioni militari e di pirateria o con il commercio di schiavi (➔ ). I s. furono usati per lo più come soldati negli eserciti musulmani, soprattutto in quelli califfali andaluso e fatimide, arrivando in molti casi a occuparvi altissime cariche. ...
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Letterato e uomo politico arabo musulmano di Spagna (Loja 1313 - Fez 1375), ministro dei sultani Nasridi di Granata, e storico sia di quella città (al-Ilḥāṭa fī ta'rīkh Gharnaṭa "Storia completa di Granata"), [...] musulmana (A῾māl al-a῾lām "Gesta dei notabili"). Fu anche valente poeta. La sua figura è considerata tra le più eminenti del tardo arabismo andaluso. Morì strangolato in prigione, dove era stato posto sotto false accuse, tra cui quella di eresia. ...
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wahdat al-wugud
waḥdat al-wugūd
Dottrina della mistica islamica o sufismo (➔) che, interpretando il dato fondamentale dell’unità di Dio (tawḥīd), afferma che l’esistenza o essere (wugūd) è essenzialmente [...] in relazione ai diversi gradi e modi della manifestazione che le è propria. A sviluppare tale dottrina fu il grande mistico andaluso Muḥyī l-dīn Ibn al-‛Arabī (1165-1240), autore, fra le altre, di due opere monumentali: le Rivelazioni meccane (al ...
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andaluso
andaluṡo agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Andalusìa, regione della Spagna merid.: i marmi a.; danze a.; come sost., abitante o nativo dell’Andalusia. Razza a., polli a., razza di polli a mantello generalm. grigio reticolato di nero (tale...
andalusite
andaluṡite s. f. [der. di andaluso, col suff. -ite]. – Minerale rombico, nesosilicato di alluminio, che si presenta in cristalli prismatici, di colore da rosso a grigio; le andalusiti trasparenti, usate come gemme, manifestano un...