pirazolone
Farmaco capostipite di una classe di FANS, meno usati rispetto al passato, a partire dal 1970, quando si osservarono le prime agranulocitosi (➔) da pirazolonici. I farmaci derivati dal p. [...] , dipirone (o metamizolo), noramidoprina (commercialmente diffusa con il nome di Novalgina®), e amminopirina; hanno spiccata azione analgesica e antipiretica, lieve azione antinfiammatoria. Attualmente l’uso del p. è indicato solo come antipiretico. ...
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Per quanto la morfina ed alcuni suoi derivati siano senza dubbio i migliori analgesici a disposizione del medico per la lotta contro il dolore, tuttavia si è sempre cercato di bandirli dalla terapia per [...] , per varia sensibilità individuale; 4) di dar luogo al fenomeno dell'abitudine, con attenuazione o scomparsa dell'azione analgesica, tranne che non venga maggiorata la dose. Questo spiega il perché negli ultimi anni siano stati studiati e introdotti ...
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narcotico
Sostanza farmacologicamente attiva in grado di interagire con la trasmissione dei segnali nervosi. Tali sostanze sono anche definite oppiacei, in quanto derivati dell’oppio, che a sua volta [...] ). Agiscono sul sistema nervoso centrale deprimendolo, esplicando in tal modo azione sia narcotica (induzione del sonno), sia analgesica, riducendo quindi anche la percezione del dolore. Il meccanismo di azione dei n. varia a seconda dello stadio ...
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Ramo della fisioterapia che utilizza gli effetti biologici delle correnti elettriche. Si attua sottoponendo un limitato distretto somatico (solo in qualche caso tutto l’organismo) al passaggio di correnti [...] , di solito ottenute con un raddrizzatore; a bassa intensità facilitano il riassorbimento degli edemi e hanno azione analgesica sul sistema nervoso; a intensità più elevata, determinano fenomeni di elettrolisi ai poli di applicazione utili tanto ...
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tolil- Primo elemento di parole composte della terminologia chimica, indicante il radicale tolile CH3C6H4−, derivato dal toluene. La tolilcaina (o tolicaina), di formula C15H22N2O3, è dotata di proprietà [...] orto, meta, para, è usata come reattivo; la tolilsemicarbazide, di formula CH3C6H4NHNCONH2, ha tre possibili isomeri, di cui quello meta è il più importante; cristalli incolori, poco solubili in acqua, dotati di azione analgesica, antimicrobica. ...
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Medicamenti che combattono la febbre. Sono a. i derivati dell’acido salicilico, del pirazolone ecc. Il loro meccanismo d’azione è assai complesso e non ben chiarito e va ricercato in molteplici direzioni: [...] prevenendo la liberazione o bloccando gli effetti a livello centrale e periferico (da cui anche la loro azione antinfiammatoria e analgesica) di particolari sostanze endogene appartenenti al gruppo delle prostaglandine e delle interleuchine. ...
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elettroterapia
Ramo della fisioterapia che utilizza gli effetti biologici delle correnti elettriche. Si attua sottoponendo un limitato distretto somatico (solo in qualche caso tutto l’organismo) al passaggio [...] ottenute di solito con un raddrizzatore. A bassa intensità facilitano il riassorbimento degli edemi e hanno azione analgesica sul sistema nervoso; a intensità più elevata, determinano fenomeni di elettrolisi ai poli di applicazione utili tanto ...
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Nome con il quale si indica comunemente il trinitrofenolo, di formula C6H2(OH)(NO2)3, acido forte, che si ottiene per solfonazione e successiva nitrazione del fenolo. Si presenta sotto forma di cristalli [...] , come reattivo degli alcaloidi e per la preparazione dei suoi sali (picrati). Possedendo azione antisettica, analgesica e cheratoplastica (eccita cioè la cicatrizzazione delle lesioni di continuo superficiali) quando sia applicato localmente in ...
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colecistochinina (o CCK, CholeCystoKinin)
Polipeptide prodotto nel tratto gastrointestinale, princip. dalla mucosa duodenale, con funzioni di ormone e neuropeptide intestinale. A livello gastroenterico, [...] stessi neuroni che utilizzano la dopammina o il GABA come neurotrasmettitore principale. Essa interagisce con specifici recettori neuronali ed esplica un’azione depressiva sull’appetito, nonché un’azione anticonvulsivante, sedativa e analgesica. ...
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Etere metilico della morfina, detta anche metilmorfina, con formula C18H21NO3. È un alcaloide basico contenuto nell’oppio in quantità inferiore all’1% e che si ottiene durante l’estrazione della morfina [...] in quanto deprimono il centro bulbare della tosse, rispettando quello respiratorio. Alle dosi terapeutiche (0,1-0,2 g) la c. è praticamente priva dell’azione analgesica e stupefacente della morfina e dà soltanto trascurabili fenomeni di assuefazione. ...
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analgesia
analgeṡìa s. f. [dal gr. ἀναλγησία «insensibilità al dolore», der. di ἀναλγής «senza dolore», comp. di ἀν- priv. e ἄλγος «dolore»]. – 1. Nel linguaggio medico, abolizione della sensibilità dolorifica, sia organica (dovuta a lesioni...
analgesico
analgèṡico agg. e s. m. [der. di analgesia] (pl. m. -ci). – Di sostanza, rimedio o trattamento che sopprime o mitiga il dolore, antidolorifico: farmaco a. (o assol. analgesico s. m.); intervento chirurgico a scopo analgesico. I...