Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] in misura minore (spesso molto minore), mentre i contadini poveri, gli umili lavoranti delle città e i servi sono pressoché totalmente analfabeti. Il divario tra ceto e ceto diminuisce nel tempo e già alla fine del Settecento e nel primo Ottocento è ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] -360) non dette risultati (né avrebbe potuto darli, mancando nel corpo insegnante la preparazione specifica per un’operazione del genere). L’analfabetismo passò dal citato 74,6% del 1861 al 50% nel 1901 (in Germania si era arrivati all’1%; in Francia ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] tra il 20-21% di Marche, Umbria e Campania e il 12-13% di Basilicata e Calabria. La correlazione tra analfabetismo e condizione economica è confermata da altri indicatori: lo squilibrio maschi-femmine a vantaggio dei primi (nelle regioni più evolute ...
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A- (prefisso)
Esistono in italiano due prefissi a-.
Il primo prefisso a- (dalla preposizione latina ad) è usato per la formazione di verbi ➔parasintetici a partire da un sostantivo o da un aggettivo.
• [...] dell’etimo greco)
alcolico (‘che contiene alcol’) ▶ analcolico (‘che non contiene alcol’)
alfabetismo (‘saper leggere e scrivere’) ▶ analfabetismo (‘non saper leggere e scrivere’).
Usi
È da notare la differenza di significato fra alcuni aggettivi ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] più frequente delle masse popolari, anche in Europa, ossia all’interno di lingue ampiamente usate scrivendo, era quella dell’analfabetismo (De Mauro 1970: 169, nota 6).
Nell’immaginario italiano, come avviene nelle altre lingue dette di cultura, il ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] . Per una semiologia della lettera simultanea, in La lettera familiare, a cura di G. Folena, 1985, pp. 223-31). L’analfabetismo di ritorno – cioè la tendenza, da parte della popolazione scolarizzata, a perdere con il tempo la capacità di scrivere ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] vocabolario di Scoppa 1511).
La diffusione dei libri a stampa favorì la richiesta di alfabetizzazione in volgare (➔ analfabetismo e alfabetizzazione), sostenuta da letture agiografiche o cavalleresche (dalle Vite dei Santi ai Reali di Francia) che ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] televisione, verso la metà del Novecento (De Mauro 1993: 353). Lo scritto era appannaggio delle persone colte, per via dell’esteso analfabetismo che caratterizzò l’Italia fino a parte del secolo scorso, e d’uso prevalentemente letterario e formale ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] del 12% del Regno delle due Sicilie. L’alfabetismo però crebbe, seppur molto lentamente: secondo il censimento del 1871, il livello di analfabetismo era del 73% tra i nati nel periodo 1801-1810, mentre scendeva al 52% tra i nati nel periodo 1841-1850 ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] avuto luogo nell’accesso all’istruzione (fra l’altro è quasi del tutto scomparso l’analfabetismo fra le giovani generazioni; ➔ analfabetismo e alfabetizzazione), l’istruzione è segnalata anche nelle indagini più recenti come variabile altamente ...
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analfabetismo
s. m. [der. di analfabeta]. – Condizione di chi è analfabeta: non si vergogna di confessare apertamente il suo a.; a. di ritorno, quello di chi, avendo appreso a leggere e a scrivere, ha perso tale capacità per mancanza di esercizio...
analfabeta
analfabèta (ant. analfabèto) agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo analphabetus, gr. ἀναλϕάβητος, comp. di ἀν- priv. e ἀλϕάβητος «alfabeto»] (pl. m. -i). – Che non sa né leggere né scrivere: era figlia di un montanaro a.; confessò di...