(ebr. Ĕmōrī) Popolazione semitica occidentale, seminomade, la cui invasione in Mesopotamia determinò intorno al 2000 a.C. la fine dell’impero di Ur, e una profonda crisi in tutta la regione. L’ingresso [...] sensibilmente la componente etnica locale e dovette richiedere un certo tempo per attuarsi completamente. La differenza tra elemento accadico e elemento amorreo si mantenne in età paleo-babilonese dando origine a una bipartizione etnica e sociale. ...
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n Ultimo re della terza dinastia di Ur. Il suo regno (2028-2004 a. C.) segnò un progressivo indebolimento della compagine dell'impero mesopotamico, causato soprattutto dall'invasione degli Amorrei e dalla [...] crisi economica e politica che ne seguì ...
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Asia
Il più vasto dei cinque continenti, corrispondente a quasi un terzo delle terre emerse, abitato da circa tre quinti della popolazione mondiale. La sua estensione, le grandi differenze ambientali, [...] a.C. Nella medesima area nacque la civiltà babilonese (2° millennio a.C.), quando la popolazione semitica degli amorrei si impadronì della città sumerica di Babilonia. Nella vicina Anatolia, gli ittiti, di stirpe indoeuropea, diedero nel contempo ...
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Assiri e Babilonesi
Pietro Mander
La nascita delle prime città e della scrittura
L'antica Mesopotamia, la regione estesa tra Tigri ed Eufrate che corrisponde pressappoco all'odierno Iraq, è considerata [...] della città di Ur (2112-2004 a.C.), che aveva unificato l'intera Mesopotamia sotto il suo dominio. I nomadi Amorrei, che parlavano una lingua semitica affine all'accadico, erano entrati in Mesopotamia e si erano stabiliti nelle città abbandonando il ...
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Sumeri Antica popolazione della Mesopotamia meridionale, di incerta origine; nelle iscrizioni cuneiformi si definiscono Sag-gi (teste nere). Non autoctoni, appaiono insediati nella regione già nel 5° millennio [...] storia sumerica, che inizia dal 1950 a.C., presero definitivamente il potere in tutta la Mesopotamia le dinastie amorree (➔ Amorrei).
La religione dei S. è caratterizzata da un politeismo di impronta naturalistica: dei immortali che riflettono forze ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] .
Infine, nel 1° millennio un’ulteriore ondata migratoria porta gli Aramei a divenire il gruppo dominante. L’ingresso degli Amorrei prima e degli Aramei poi non avvenne in modo rovinoso, come accadde quando le genti germaniche irruppero nell’Impero ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] . Il semitico di nord-ovest compare nella regione siro-palestinese nel 3° millennio a.C. e si suddivide in eblaita, amorreo, ugaritico, fenicio, ebraico, aramaico. Tra queste lingue la massima espansione è raggiunta dall’aramaico, che nel corso del 1 ...
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Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] e contenimento.
8. L'orizzonte del II millennio
All'inizio del II millennio, dopo le invasioni dei nomadi Martu/Amorrei, l'orizzonte si allarga ulteriormente. Ad ovest la Siria e la Palestina sono organicamente parte del mondo mesopotamico e i ...
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