TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] all'altro. È arrivato alle ultime pagine, la fine d'una storia d'amore: c'è un uomo solo, riceve la visita di un altro uomo inviatogli sensazione, l'Orlando di G.F. Händel; nel 1983, Le visioni di Simone Machard di Brecht; passa a dirigere nel 1983-84 ...
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Poesia narrativa. C'è un'epopea che riprende e riduce a organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione, e ce n'è un'altra nella quale tanto l'elaborazione fantastica del racconto storico quanto [...] della vita di ogni giorno il poeta suscitava la visione delle lotte e delle passioni di personaggi, il cui quella intera di un popolo; sulla parte in cui si canta la vicenda d'amore e di morte di Sigfrido prevale la seconda in cui si piange la rovina ...
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Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] (1963, primo episodio del film omonimo), Comizi d'amore (1965), Sopralluoghi in Palestina per Il Vangelo secondo Matteo e ha fatto sì che la sua costitutiva libertà di visione, svincolata da obblighi narrativi, sia stata irreggimentata dal sistema ...
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Vita e opere. - Poche famiglie registrano, nella storia delle vicende domestiche, personalità così spiccate come la famiglia degli Alberti (v.), che dal castello della Catenaia si stabilì ai primi del [...] Roma segna una svolta decisiva negli studî dell'A. La visione dei monumenti e delle rovine degli antichi edifici, molti dei figli, ma il matrimonio. Già le questioni intorno all'amore e al matrimonio avevano attratto vivacemente il suo ingegno. Egli ...
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(XII, p. 297; App. I, p. 495; II, I, p. 749; III, I, p. 464; IV, I, p. 568)
Popolazione. - La popolazione danese ammonta (1989) a 5.129.778 ab., con andamento stabile rispetto ai 5.123.989 censiti nel [...] nello stesso tempo la seconda dalla distruttività insita nell'atto amoroso, oggetto di gran parte delle sue liriche audaci e raffinate Skalakunst legato alla corrente minimista, la cui frammentata visione del mondo può esser vista come la prima ...
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ROUSSEAU, Jean-Jacques
Ferdinando NERI
Henry PRUNIERES
Ernesto CODIGNOLA
Biografia e attività letteraria. - Nacque a Ginevra il 28 giugno 1712, da una famiglia protestante d'origine francese; la madre [...] le colpe, trasfigurò nei suoi ricordi con un sentimento di amorosa gratitudine. La Warens, per allora, mandò il giovinetto a , e la sua difesa del rigorismo ginevrino, la sua visione di un popolo idillico e immune dai raffinamenti dell'arte ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] fa parlare e le fa dire le sue ansie e le sue pene d'amore. Inferiore di ala, e manifestamente diverso da Tibullo, come nato nel 43 a bimba non ancora di due anni, la rivede in una visione, trasfigurata in creatura celeste, che gl'insegna la verità ...
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SCHILLER, Johann Christoph Friedrich
Rodolfo Bottacchiari
Poeta, drammaturgo, filologo, una delle figure più salienti e affascinanti del periodo aureo della letteratura tedesca, della cosiddetta Genieperiode. [...] al pathos, al contrasto degli affetti, alla tragedia fra l'amore e il dovere e alla catastrofe coronata dalla aureola del martirio più tenui, ne ascolta le voci più sottili: quella visione, quelle voci hanno riflessi e risonanze immediate nella sua ...
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INDIA (XIX, p. 1)
Piero LANDINI
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Pier Fausto PALUMBO – Giuseppe TUCCI
Superficie e popolazione (p. 22). - Con la nuova costituzione, andata in vigore il 1° aprile 1937, [...] le ebbrezze delle estasi divine definisce con i termini dell'amore terreno. Iddio non è più il tremendo signore, Iśvara splendore e la potenza di Viṣṇu e i rapimenti che la sua visione e la sua immaginata presenza provocavano nell'animo del poeta. Non ...
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PETRONIO
Vincenzo Ussani
. Autore di un racconto, o, se vogliamo adoperare parola moderna, romanzo latino, che nei manoscritti porta il titolo di Satirae o di Satiricon ed è attribuito a un Petronio [...] caddero fragili dinnanzi alle seduzioni di un soldato: sì che per amor di lui finì per mettere il morto marito in croce. Non è dell'intreccio permane vigile e chiara nell'artista la visione del carattere dei suoi personaggi, che si mantiene ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...