PANAITIOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico la cui attività può esser circoscritta sullo scorcio del VI e nei primi due decennî del V sec. a. C. Il Furtwängler per primo riconobbe nel gruppo [...] clima di lirica intensità e di serena intangibile grazia. La sua visione lucida e contemplativa, il distacco, la chiarezza con cui i suoi gesticolante agonothètes di Berlino (3139) o la conversazione amorosa nella nota coppa del British Museum (E 44) ...
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BERNARDO di Stefano
Giuseppe E. Sansone
Meglio noto col nome di Gambino d'Arezzo, visse nel sec. XV; il soprannome di Gambino, probabilmente, gli fu dato a causa della piccola statura. Le scarse notizie [...] chiusa e ferma, si osservano nell'altro poema, la Fantastica visione, di cui possediamo solo la prima parte del quarto libro. mai Calliope colla tua lira"; una Lettera d'amore al a sua amorosa; un Ternario de amore; un Carme; due sonetti. A questi ...
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BOLZETTA, Francesco
Alfredo Cioni
Fu libraio ed editore in Padova durante l'ultimo decennio del Cinquecento e fino alla metà del Seicento.
Del B. si trova menzione nelle carte padovane rinvenute solo [...] che portano la falsa indicazione di Venezia figurano: De visione voce auditu del celebre H. Fabricius e le graziose tragedia di Valerio Miani e della favola pastorale del medesimo Amorosa speranza (1603, 1604). Il più grazioso e singolare dei ...
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diserrare
Da espressioni della Scrittura (Is. 22, 22 " Et dabo clavem domus David super umerum eius; et aperiet, et non erit qui claudat; et claudet, et non erit qui aperiat "; Matth. 16,19 " et tibi [...] "), ribadite da s. Tommaso e altri, deriva nella lirica amorosa provenzale e sarà cara ancora al Petrarca questa metafora delle chiavi poeta di fronte all'evidenza espressiva della propria visione. Anche gli altri esempi di mansuetudine sono annotati ...
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Cavalcando l'altr'ier per un cammino
Mario Pazzaglia
Sonetto della Vita Nuova (IX 9-12), su schema Abba, Abba: Cde, Edc, presente, oltre che nella tradizione manoscritta della Vita Nuova, anche in altri [...] cambiato ne la vista mia [§ 7], dato che D. sia prima sia dopo la visione cammina pensoso e sospiroso, se non con l'intensificarsi, dopo l'incontro con Amore, del pensiero di lei). Ma i momenti più alti della prosa vivono della suggestione lirica ...
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BIFFOLI, Benedetto
Riccardo Scrivano
Poeta e notaio fiorentino, come si dichiara egli stesso in un sonetto di risposta a Domenico di Tomaso Fagioli, visse nel sec. XV. Suo padre si chiamava Antonio; [...] di una bella donna, per concludersi con una professione d'amore e la dichiarazione d'esserne servitore, si svolge anche il vivacità, almeno quando la tematica amorosa viene illeggiadrita da qualche rapidissima visione di paesaggio e da qualche, ...
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Roman de la Rose
Fabrizio Beggiato
. Poema narrativo francese in ottosillabi, in forma di visione allegorica. È costituito da due parti: la prima, di 4058 versi, fu composta fra il 1229 e il 1236 da [...] unione fra ragione e fede, propone una visione della realtà attraverso schemi razionali e naturalistici giungendo . In Italia fu imitato in due poemetti attribuiti a D., il Detto d'Amore (v.), e il Fiore (v.), per la trattazione dei quali si rimanda ...
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prestare
Francesco Vagni
La comune accezione di " concedere denaro o altro bene in prestito ", che appare già chiaramente nei Capitoli della compagnia di S. Gilio (cfr. Schiaffini, Testi 54: " Anche [...] ritornare temporaneamente ad applicarsi alla poesia amorosa di tipo stilnovistico, per dissuadere Cino ... ": implorando con lacrime Dio, affinché ci si conceda (o conceda la visione di sé) nella vita eterna; cfr. Benvenuto: " che se ne presti, ...
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pingere [partic. pass. penta]
Alessandro Niccoli
È meno frequente di ‛ dipingere ', del quale è sinonimo pur divergendone nelle accezioni di fatto attestate.
Indica l'attività di chi esercita l'arte [...] verità fantastica presiede all'immagine che traduce in visione l'inaccessibile e ineffabile mistero dell'incarnazione: in Rime L 22 i' mi penso ben, donna, che vui / per man d'Amor là entro pinta sete; LIX 10, LXXI 3 (dove ricorre, in rima, la forma ...
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Vedeste, al mio parere, onne valore
Mario Pazzaglia
Sonetto di Guido Cavalcanti (Rime II; schema abba abba; cdc cdc), in risposta al dantesco A ciascun'alma presa e gentil core (v.), come attesta Vn [...] di D. per confortarla, vedendola predestinata alla pena amorosa (detta, cavalcantianamente, " morte "); il suo pianto è segno di tristezza per lo svanire del bel sogno.
Bibl. - G. Pascoli, La mirabile visione, rist. in Prose, a c. di A. Vicinelli ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...