Spiegami cos’è l’amoreDopo che Dante ha scritto e diffuso la canzone Donne ch’avete intelletto d’amore (cfr. Vita nuova, xix) – primo mirabile esempio della fase poetica della lode di Beatrice – un innominato [...] un’improvvisa tachicardia definita metaforicamente «terremuoto nel cuore» (V.n., xxiv 1): è il segno fisiologico di una nuova visione d’Amore, che questa volta gli riempie il cuore di dolcezza e gli lascia uno stato d’animo insolitamente sereno. Dopo ...
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Piangete, amantiNel paragrafo VIII della Vita nuova Dante parla della morte di una giovane e garbata donna fiorentina, pianta con sincera commozione da un coro femminile. Non rivela il suo nome, ma ci [...] mi puote venire meno» (V.n., XVIII 4), cioè di un amore disinteressato che proprio in quanto tale non si può esaurire nemmeno di fronte vita non era degna di una creatura così nobile.La visione abbraccia terra e cielo e la sua ampiezza è suggerita ...
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Se, come ho sentito ripetere da soggetti appartenenti a tutti e quattro i quadranti della bussola politica, è giusto dire che siamo migrati dall’arte-esperienza all’arte-intrattenimento, e poi giù ancora [...] fra gli altri, ho eseguito Campo Aperto (1980):Quando una visione, un suono, un movimento, o un luogo attirano la facoltà immaginative per farci tornare a sentire quella componente amorosa che dovrebbe accompagnarsi alla percezione. E se questa fosse ...
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Spesso ricordata soltanto, o prevalentemente, come la compagna di Alfonso Gatto, Graziana Pentich ha lottato tutta la vita per esprimere e affermare la propria autonomia artistica di scrittrice (ha pubblicato [...] «cuore felice» ascoltato a fondo che la giovane Pentich scopre il desiderio d’amore: «il desiderio / che scalda la mia vita: sei tu stesso» e muta» (Pentich 1968, p. 57), successivamente la visione del figlio di due anni è in grado di restituirle uno ...
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Emerso con notevole probabilità nel I sec. d. C. in Asia Minore, sopravvissuto almeno fino al IV sec., fonte di ispirazione per autori successivi come Nonno, rivisitato nella Persia medievale e a Bisanzio, [...] (Leucippe e Clitofonte V 16, 3-5) il piacere dell’amore vissuto in mare, senza successo, perché l’oggetto dei suoi alla tempesta succede la bonaccia e che questa alternanza offre una visione delle avventure per mare un po’ più realistica.Forse, si ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
Poema allegorico in terzine di G. Boccaccio, composto probabilmente nel 1342.
Colto da un dolce sonno, il poeta è guidato da una donna bellissima a un castello nelle cui sale sono affrescati i trionfi allegorici della Scienza, Gloria, Ricchezza,...
Tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell’ordine, formano una parola o frase (detta anch’essa a.): per es., il nome dell’autore o il titolo di un’opera (i sommari delle commedie di Plauto, della metà del 2° sec. d.C., ne...