Pittore e incisore veneziano, conosciuto in Germania come Jacob Walch. Nacque intorno alla metà del sec. XV, morì prima del 1516, probabilmente a Bruxelles, dopo aver lavorato a Wittemberg, a Norimberga [...] Giovanni Bellini, ebbe contatto con Alvise Vivarini, e quindi con la fra gli scribi del palazzo Robillant-Mocenigo a Venezia, dovuto a Nicoletto oltre a P. K., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908, p. Kristeller, Das Werk d. J. d ...
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TRON
Mario BRUNETTI
. Famiglia patrizia veneziana che il Barbaro e altri genealogisti dicono oriunda di Ancona (altri di Mazzorbo), e alla quale attribuiscono la fondazione della chiesa di San Boldo. [...] 'imperatore, al duca d'Austria, a Filippo II; Francesco, di Alvise, primo provveditore a Gradisca (1481), provveditore in Orazione delle lodi di A. Tr., Venezia 1773; F. Nani-Mocenigo, Andrea Tr., in Ateneo veneto, 1906, gennaio-febbraio; G. Damerini ...
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La formazione della nobiltà dopo la Serrata
Stanley Chojnacki
Introduzione
Per tradizione, si ritiene che il dato di struttura essenziale della società veneziana nel Trecento venisse posto di fatto [...]
27. Una tradizione vuole che Alvise Venier fosse indotto a questa azione P.G. Molmenti, La storia di Venezia, II, p. 66.
88. Per la carica di ducali sono: Loredan, Trevisan, Marcello, Donà, Priuli, Mocenigo, Gritti e Malipiero.
127. V. G. Rösch, ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] fra gli altri, anche Giacomo e Alvise Ragazzoni, che portano un nome assai nobile Antonio Mocenigo avvertiva dei stampatore e mercante, in AA.VV., Studi in onore di Armando Sapori, II, Milano 1957, pp. 1048-1050, 1053, 1055 (pp. 1021-1060). ...
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Il dominio del mare
Bernard Doumerc
Nel corso del Quattrocento il commercio marittimo della Serenissima giunse a comprendere - nel contesto che si è convenuto di definire, sulla scorta di Fernand [...] bisogno alla squadra di Andrea Mocenigo, del tutto insufficiente.
Gli senato respinse l'offerta di Alvise Bembo perché pretendeva di visitare 301.
32. A.S.V., Senato Misti, reg. 46, c. ii; ibid., reg. 50, c. 187v.
33. Bernard Doumerc, Le trafic ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] onore di Luigi Mocenigo nel 1709, ad pp. 456-460.
47. A.N. Amelot de la Houssaie, Histoire, II, pp. 134-138
48. A.S.V., Collegio, Cerimoniali, III, , III, cc. 162v- 163, 21 aprile 1668.
168. Alvise Zorzi, La Repubblica del Leone, Milano 1979, p. 421.
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Intraprese produttive in Terraferma
Ivo Mattozzi
L’economia veneziana dal rischio di collasso alla resistenza
Negli anni 1632-1636 i governanti, i mercanti, gli artigiani sopravvissuti alla morìa pestilenziale [...] «Studi Trevisani», 7, 1988, pp. 105-129.
107. A.S.V., Collegio, Risposte di dentro, filza 35, 2 settembre 1644. AlviseMocenigo I e II fu Tomà chiedevano la licenza di taglio per «200 tolpi e 25 roveri per far mazzi, stanghe, banchette, passi, cadene ...
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Monete e banche nel secolo del ducato d'oro
Ugo Tucci
Il secolo del ducato veneziano d'oro
Nel Quattrocento il ducato veneziano d'oro era la moneta dominante nel mondo mediterraneo, sostenuto vigorosamente [...] la penna di mano ad Alvise Pisani e a minacciare Geronimo d'oro fu portato a 7 lire e 6 soldi, il mocenigo a 24 soldi e il marcello a 12. Il peso della a cura di Federico Stefani et al., Venezia 1879-1903: II, coll. 322, 401.
96. G.F. Pagnini del ...
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La finanza pubblica: dal prestito all'imposta
Luciano Penzolo
Verso lo Stato territoriale
Il 12 aprile 1404, all'indomani dell'entrata di Francesco III Novello da Carrara a Verona, il senato veneziano [...] propria quota: i fratelli Piero, Alvise e Gerolamo del q. Andrea p. 95 per l'arringa di Mocenigo e p. 99 per il dato I.S.2, XXIV, 3, 1912-1941, vol. I, a cura di Arturo Segre; voll. II e IV, a cura di Roberto Cessi: I, p. 10.
70. G. Priuli, I diarii ...
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L'assistenza e la beneficenza
Dennis Romano
Introduzione: l'ideologia della beneficenza
Debbe il mercante essere largo a porgere la mano al povero, et farli elemosina della sua facultà quanto si extende, [...] legato al potente banchiere Alvise Pisani, inoltre apparteneva p. 212.
57. Filippo Nani Mocenigo, Il testamento del Doge Agostino Barbarigo, La storia di Venezia nella vita privata, I-III, Trieste 19737:.II, p. 473.
113. M. Sanuto, I diarii, XLVI, ...
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