Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] L. Pezzolo, L'oro dello Stato, p. 13; Andrea daMosto, L'Archivio di Stato di Venezia: Indice generale, I, Roma . G. Cozzi, Stato e Chiesa, pp. 48-54. La relazione di Alvise Mocenigo è in Relazioni di ambasciatori veneti al Senato, IX, (Spagna), pp. ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] primo progetto era stato esaminato e respinto daAlvise Dolfin e da Lattanzio Bonghi da Bergamo, che pochi anni prima era di Venezia dall'XI al XVI secolo, Venezia 1961, pp. 165-168; A. DaMosto, I Dogi, pp. 160.
32. V.W. Wolters, La scultura, pp. ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] ulteriore tempo, e aveva nominato un sostituto, il nobiluomo Alviseda Molin, cavaliere di San Marco, il quale era -370.
231. R. C. Davis, The War of the Fists.
232. A. DaMosto, I bravi di Venezia, p. 16.
233. Clemente XIII, papa dal 1758 al 1769 ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] la Salute, e con la benedizione del medesimo patriarca, Alvise Sagredo, ed era l'anno della conquista di Patrasso, di Venezia", 13, nov.-dic. 1934, pp. 5-71.
142. A. DaMosto, I dogi di Venezia, p. 448. Cf. Giuseppe Pavanello, La scultura, in ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] riporta ai nomi gloriosi del Sarpi, di Andrea Morosini e di Alvise Lollino, si colloca anche l'iniziativa del pittore e incisore fine del '700, Roma 1984, pp. 22 ss. Cf. anche A. DaMosto, I Bravi di Venezia.
307. P. Sarpi, Opere, pp. 302-303. ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] visto che la città si chiama Alvisopoli ed egli, appunto, Alvise. Un sogno costoso, ambizioso questo di Mocenigo. E per sognare Venezia-Roma 1962, p. 386 n. 4.
56. V. Andrea DaMosto, I dogi di Venezia nella vita pubblica e privata, Milano 1956, ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] solo i due Angelo, lo zio e il fratello di Alvise, ma anche il cugino Giacomo Nani e, ancora prima, P. Del Negro, Venezia e la fine del patriarcato, p. 58.
198. Cf. A. DaMosto, I dogi di Venezia, pp. 490-493.
199. Cf. in questo volume il saggio di ...
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Proprietà fondiaria e agricoltura
Gian Maria Varanini
Geografia e storia
Non da oggi il problema dell'espansione della proprietà fondiaria veneziana nella Terraferma è presente all'attenzione degli [...] notevole. Ad esempio, l'insediamento di Torre (poi Torre daMosto), sulla Livenza a valle di S. Stino, con le Annali, 3), pp. 104-153 (pp. 83-153); Giorgio Borelli, Alvise Cornaro e il problema delle bonifiche, "Nuova Rivista Storica", 73, 1989, ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] 13 agosto 1648.
164. Ibid., memoria difensiva dell'avv. Alvise Zane.
165. Sugli Incogniti, Giorgio Spini, Ricerca dei libertini 1664, parlando del procuratore di S. Marco Andrea daMosto, personaggio di doti non eccelse ma desideroso di affermarsi ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] fanno parte Gerolamo Lando, Giacomo Marcello e Giacomo daMosto. A lavori iniziati, sotto la guida di Torelli al 1721: "Con la presente scritura s'obligano il Sig.r Alvise Ricoboni detto Lelio et la Sig.ra Elena Baletti Riccoboni detta Flaminia ...
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