REFRATTARÎ, MATERIALI
Aldo Maffei
. Sono quei materiali che possono resistere ad alte temperature, almeno di 1500°, senza sensibile alterazione. Requisito essenziale dei materiali refrattarî, oltre [...] si trova in diverse varietà: quarzo la più abbondante, tridimite, cristobalite rarissima. Le tre varietà esistono in due forme allotropiche α e β, stabili una a bassa e una ad alta temperatura; alla temperatura di trasformazione si verifica un brusco ...
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TALLIO
Vincenzo Caglioti
. Elemento chimico, di simbolo Tl, p. a. 204,39, n. a. 81. Isotopi Tl205; Tl203. Il tallio è stato scoperto da W. Crookes nel 1861 mediante l'analisi spettrale dei fanghi di [...] un metallo bianco bluastro, più tenero del piombo. Ha peso specifico 11,85; fonde a 303°,5; bolle a 1300°.
Esiste in due modificazioni allotropiche: α e β. La forma α è esagonale, con c/a =- 1,6, a = 3,45 Å. Si trasforma a 232° nella modificazione β ...
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(dal tardo lat. aciarium, cfr. acies ferri "tempratura"; fr. acier; sp. acero; ted. Stahl; ingl. steel).
Definizione e classificazione. - I prodotti ferrosi commerciali contengono quantità più o meno grandi [...] fenomeni non si è trovata ancora una spiegazione soddisfacente. È probabile che essi si debbano all'esistenza di una modificazione allotropica del ferro al di sotto di A1; è altresì probabile che vi sia relazione tra questi fenomeni e le variazioni ...
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RICOTTURA
Iginio Musatti
. Per "ricottura" di un prodotto metallurgico s'intende un'operazione di riscaldamento a una temperatura che è sempre, e spesso notevolmente, al di sotto della temperatura di [...] scopi da conseguirsi.
Il ferro e gli acciai possiedono un intervallo critico attraverso il quale avvengono le note trasformazioni allotropiche (v. acciaio): si fa perciò distinzione tra ricottura al disopra e al disotto di esso. Nel primo caso essa ...
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TRASFORMAZIONE
Giovanni Gentile
. Fisica. - Si indica con questo termine ogni fenomeno che porta a una variazione nel sistema fisico che si considera; così, p. es.: una certa massa di ghiaccio fonde [...] al disotto di 19° (T = 292°), che è il punto di trasformazione (per temperature decrescenti) della prima modificazione allotropica nella seconda. Il diagramma difatti mostra che per basse temperature il potenziale Φ1 per la modificazione zinco bianco ...
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Durante e dopo la seconda guerra mondiale la c. ha subito una profonda evoluzione, sia nel settore artistico, dando corpo a nuove espressioni che si avvalgono anche di tecnologie sofisticate, sia nel settore [...] di "giunti cristallini"; a volte i fenomeni sono assai più complessi perché involvono, per es., trasformazioni allotropiche e ricristallizzazioni in presenza o meno di liquido. Comunque, influenzano la sinterizzazione gli equilibri tra i componenti ...
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Fu scoperto nel 1817 da F. Stromeyer che per primo lo riscontrò nel carbonato di zinco. Il nome viene dal greco παδμεία usato per distinguere alcuni minerali di zinco perché comunemente accompagna in piccola [...] potere conduttore per l'elettricità è un po' inferiore a quello dello zinco. Molto probabilmente esistono tre modificazioni allotropiche α, β, γ, con un punto di trasformazione verso 70°. I depositi elettrolitici del metallo contengono principalmente ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] usato come tracciante nello studio del metabolismo del calcio.
Composti
Carburo di c.
Composto chimico, CaC2; noto in quattro forme allotropiche: la forma cubica, stabile al disopra di 447 °C, quella tetragonale, stabile tra 25 e 447 °C, e due forme ...
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Diritto
T. di fine rapporto (TFR) La cosiddetta liquidazione che secondo la legge (art. 2120 c.c.) deve essere erogata ai lavoratori subordinati al momento della cessazione del rapporto di lavoro; il suo [...] α o ferrite) e caratterizzata da reticolo cristallino cubico a corpo centrato. Tra 911°C e 1392°C la forma allotropica stabile è quella, detta fase γ (oppure ferro γ), caratterizzata da reticolo cristallino cubico a facce centrate. La temperatura di ...
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TELLURIO
Alberto PELLOUX
Paolo AGOSTINI
. Elemento chimico; peso atomico 127,5, numero atomico 52. Fu così chiamato (dal lat. tellus "terra") da M.H. Klaproth, che, per primo, nel 1798 lo fece oggetto [...] l'ossigeno dell'aria o per opportuna riduzione dei secondi, si ottiene l'elemento.
Del tellurio sono note due modificazioni allotropiche, una amorfa, nera (che si può preparare per riduzione dei suoi composti, ad es., dell'acido telluroso con SO2), l ...
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allotropia
allotropìa s. f. [der. di allotropo]. – 1. In chimica, proprietà degli elementi allotropi (per i composti si parla di polimorfismo): consiste nel presentare forme diverse per caratteristiche fisiche (colore, sistema di cristallizzazione)...
allotropico
allotròpico agg. [der. di allotropia (nel sign. 1), e di allotropo (nel sign. 2)] (pl. m. -ci). – 1. In chimica, relativo ad allotropia: trasformazione a., modificazione a., stato a. di un corpo. 2. In linguistica, di allotropo:...